venerdì 14 novembre 2014

Le modalità di esame per i frequentanti

Quest'anno chi frequenta le lezioni ha la possibilità di rispondere ad alcune domande che sono poste una volta alla settimana e prevedono una risposta entro mezz'ora ad un indirizzo email dell'Università.
Il sistema vuol indurre gli studenti a studiare costantemente durante il corso di lezioni, e consente al docente di valutarne la qualità di apprendimento.
Per gli studenti che hanno seguito questa procedura non sarà necessario sostenere la parte scritta dell'esame, come si richiede agli studenti non frequentanti. Accederanno direttamente all'appello per l'esame orale, al termine del quale conseguiranno un voto che sarà registrato nel verbale elettronico.
Per accedere a questa modalità d'esame per frequentanti si dovrà aver risposto con voto sufficiente ad almeno tre delle domande poste durante il corso. L'esame orale si svolgerà in modo diverso a seconda del numero di domande alle quali si sarà risposto.

Gli studenti che avranno risposto a 3 domande non dovranno sostenere la prova scritta, e saranno interrogati sulle parti di programma sulle quali non hanno risposto. Il voto finale terrà conto dei voti conseguiti nelle risposte inviate.

Gli studenti che avranno risposto a 4, 5 o 6 domande non dovranno sostenere la prova scritta, e saranno interrogati sulle parti di programma sulle quali non hanno risposto. La media dei voti conseguiti durante il corso non terrà conto del voto più basso (che potrà essere "scartato")

Gli studenti che avranno risposto a un numero di domande superiore a 6 (da 7 in su) sosterranno un breve colloquio su un argomento a piacere, scelto fra quelli che non sono stati oggetto delle loro risposte. Dalla media dei voti conseguiti nelle risposte alle domande durante il corso potranno scartare i due voti più bassi. Il voto finale terrà conto della media conseguita e dell'esame orale.

Per risposta alle domande si intende soltanto la risposta che ha conseguito una votazione sufficiente.

giovedì 13 novembre 2014

Sesta domanda: la scienza giuridica e la società comunale

Dovete rispondere all'indirizzo storiadiritto.conte@uniroma3.it entro le 19,30. Ricordatevi di indicare nome e numero di matricola.

Nella lezione di oggi abbiamo iniziato a vedere quali fossero i metodi di studio utilizzati nelle scuole e soprattutto quale influenza giuristi e produzione scientifica avessero nel mondo della pratica del diritto.
Quali sono le caratteristiche particolari delle opere prodotte nelle "scuole minori"? In quale prospettiva viene affrontato il tema del processo? Quale rapporto fra scienza e pratica del diritto emerge dalla lettura di queste opere?

lunedì 10 novembre 2014

Dopo cinque domande

Abbiamo corretto le quasi 100 risposte alla quinta domanda che sono arrivate entro le 20,30.
Ci vuole un certo tempo a correggerle tutte, con doppia lettura come facciamo. Ho osservato una aumento del numero delle risposte, al quale però non corrisponde un aumento della qualità. Nonostante i miei ripetuti richiami in aula, moltissimi continuano ad affidarsi esclusivamente ai propri appunti, senza controllare neanche se hanno scritto in modo corretto i nomi che io ho pronunciato a lezione: così si producono effetti comici, con fantasiose storpiature.
Altri non rinunciano a fare taglia e incolla da internet: forse perché non di fidano della propria capacità di espressione scritta. Ma copiare da internet non serve: serve leggere su internet per risolvere alcuni dubbi, che però devono sorgere dal vostro sforzo di scrivere una risposta sensata alla domanda.
Un gruppo di studenti però migliora da una risposta all'altra, manifesta un certo impegno e sembra approfittare di questa opportunità.
Mi pare ovvio che questo metodo preveda da parte degli studenti una certa lealtà: vi sto chiedendo un impegno intellettuale durante questo corso, e non soltanto trenta minuti alla settimana per cercare di raccogliere qualche sufficienza. Non copiate, non fatevi passare appunti altrui, leggete il manuale, se non avete capito alcune cose chiedete ai docenti oppure confrontatevi fra voi.
Buon lavoro