mercoledì 27 giugno 2007

Mos italicus e mos gallicus

Come per molte questioni che state studiando sul manuale, anche la tradizionale distinzione fra stile italiano e stile francese di insegnamento del diritto e di creazione della dottrina e' il frutto di molti studi che si sono accumulati negli ultimi duecento anni. Il punto principale da tenere presente e' l'importanza della storia e della filologia nello studio delle fonti romane e canoniche: gli umanisti rifiutano di fare l'analisi dei testi soltanto dal punto di vista formale, ritendendo indispensabile capirne il significato attravesro una conoscenza profondissima delle lingue antiche (latino, greco, ebraico) e il confronto dei testi giuridici con quelli letterari e epigrafici (cioe' le iscrizioni sui marmi).
Questa tendenza porto' a intendere diversamente molti testi giuridici: ad esempio, la tradizionale proibizione del prestito a usura assume significati diversi quando si analizza il valore delle monete antiche e il significato della proibizione nell'antico Testamento.
Nato in Italia con l'Umanesimo, questo metodo ebbe maggiore successo in Francia, dove insegno' l'italiano Andrea Alciato e dove il controllo della Chiesa cattolica era meno forte. Percio' fu chiamato "Mos Gallicus".
Gli italiani, invece, restarono legati alla metodologia tradizionale, quella dei commentatori e di Bartolo, e percio' il loro metodo fu chiamato "mos Italicus".

Ora vi faccio una domanda: sapete con chiarezza in quale periodo si svolge questa dinamica? sapreste dire cosa e' l'umanesimo italiano? sapreste menzionarne due o tre esponenti nel campo dell'architettura, dell'arte, della letteratura, della politica? E' molto importante che non impariate a memoria le cose senza porvi mai problemi: se non vi ricordate quello che avete studiato a scuola andate a vedere qualche voce di enciclopedia, al limite anche Wikipaedia. Ma non venite all'esame dicendo che la Rivoluzione Francese e' stata "verso il Tre o Quattrocento", perche' in tal caso non potro' aiutarvi!