Il commento del vostro collega è molto buono e aiuta a capire una differenza sottile. Anche il proseguire delle lezione dovrebbe aver mostrato quanto sia importante il diritto volgare per il Medioevo. Fornisce una chiave essenziale per capire sia la forma del testo giuridico nell'alto Medioevo sia la trasformazione di alcune strutture del diritto. Così, senza il diritto volgare non si riesce a inquadrare il feudo.
Perciò, se noi quardiamo agli ultimi secoli dell'antichità dal punto di vista del Medioevo, la volgarizzazione del diritto ci appare un fenomeno ampio e fondamentale. Chi invece si interessa al diritto romano classico vede le trasformazioni del basso impero come espressioni di decadenza. Perciò, quando vede introdurre nel diritto vigente norme e istituti che contrastano con le linee del diritto classico parla di "volgarismi". Come un latinista che vedendo la lingua perdere la purezza del periodo classico nota l'inquinamento del lessico e della grammatica che accoglie qualche parola volgare. Chi invece studia la nascita delle lingue moderne ("volgari", per l'appunto) giudica lo stesso fenomeno come l'esordio di una grande vicenda storica.
4 commenti:
potrebbe gentilmente lasciare postato un chiarimento sull' argomento, per studenti che, come me, si alzano alle 6 di mattina per andare a lavorare, e purtroppo non possono venire a seguire le lezioni.
(trovo molto utile questo forum, e la ringrazio per la possibilità, mi dispiace solo che si debba sempre discriminare il non frequentante, già "punito" all' inizio di ogni esame.
grazie e buona giornata
Su che tema lo vuole il chiarimento?
1-un primo chiarimento sarebbe gradito riguardo quest' affermazione:
["Così, senza il diritto volgare non si riesce a inquadrare il feudo].
2-volgarismo: visione negativa soggettiva, di chi è legato al diritto classico e non accetta la volgarizzazione? ( questa è stata la mia lettura)
la ringrazio in anticipo per l' inaspettata risposta tempestiva e per la sua disponibilità.
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