venerdì 28 ottobre 2011

Epibolè e protimesi

Nella lezione sul diritto bizantino devo essere stato poco chiaro, perché alcuni studenti hanno posto domande sull'epibolè e sulla protimesi. Io ho menzionato questi istituti per illustrare come, nell'Italia bizantina come in quella longobardo-franca, la tendenza del diritto dell'alto Medioevo sia dominata dalla preoccupazione di conservare gli assetti economici delle campagne. I due istituti sono collegati alla lontana, ma hanno funzioni completamente diverse. L'epibolè è un istituto del diritto tributario bizantino, che prevedeva la responsabilità tributaria dei vicini per il caso in cui un proprietario agrario non avesse pagato le tasse. Istituto antico, attestato già nel III secolo e legato, come tanti altri, all'ossessione del tardo Impero per il gettito tributario.
L'unico legame con la protìmesi è la rilevanza giuridica del rapporto di vicinanza. Infatti la protìmesi non è che il nome greco del diritto di prelazione, che riconosce ai proprietari dei fondi vicini il diritto di acquistare il terreno in vendita. Affermato per consuetudine, il diritto di protìmesi/prelazione venne poi sancito da una costituzione bizantina, a quanto sembra dell'imperatore Romano Lacapeno (verso il 920). L'obiettivo è quello di limitare l'intervento di estranei negli equilibri socio-economici delle comunità rurali. E' una tendenza conservatrice, che fu molto resistente nelle consuetudini e poi nelle legislazioni statutarie italiane, che vollero riprendere il principio della precedenza dei vicini per conservare i beni nelle mani dei cittadini dei comuni. Anche il testo di Romano Lacapeno ebbe vita lunga, perché Federico II ne riprese parti inserendole in una sua costituzione. Così la prelazione a vantaggio dei vicini restò diritto vigente in Italia meridionale per molti secoli.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie mille professore!! non poteva essere piu chiaro!

Anonimo ha detto...

Professore rileggendo il libro non trovo chiare le figure del silentiarus Giovanni e del protosecreta Giorgio e quale sia il loro ruolo.Se potesse riaccenerle in breve, mi sarebbe di grande aiuto. Grazie anticipatamente.

Emanuele Conte ha detto...

Ma queste sono domande troppo difficili!

Anonimo ha detto...

Salve professore volevo chiederle se poteva scrivere qualche altra domanda come quella sul feudo per poterci esercitare prima dell'esonero. Grazie