martedì 10 gennaio 2017

L'ottava domanda

Un'ultima domanda dopo che la maggior parte di voi ha fatto l'esame:
Mi interessa sapere da voi due cose:
1) Come vi pare sia andata la sperimentazione? Cosa cambiereste?
2) Pensate di aver imparato qualcosa di storia del diritto? Più o meno che se aveste seguito un corso tradizionale e fatto l'esame studiando i libri consigliati?

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Giudico la sperimentazione in modo molto positivo, e ammiro lo spirito pioneristico del professore nel proporre metodiche innovative suppongo osservate in altri paesi. Chi guarda dall’esterno spesso liquida superficialmente questa modalità con frasi del tipo “facilissimo, che ci vuole a rispondere da casa con il libro aperto”. Ribadisco che ovviamente non è così, e che anzi l’impegno richiesto è per molti versi superiore rispetto alle modalità tradizionali. Ma soprattutto l’impegno è diverso, così come gli obiettivi. Riguardo a questi ultimi penso che siano stati raggiunti quelli che almeno io ho inteso come posti a inizio anno: imparare cioè non tanto la storia del diritto quanto a FARE la storia del diritto, gestendo e ordinando in modo logico una gran mole di dati. Se avessi dovuto affrontare la materia in maniera tradizionale probabilmente sarebbe stata di grande pesantezza: in tal senso anche le lezioni si sono rivelate spesso molto utili grazie all’approccio proposto dal professore. Per quanto riguarda i cambiamenti forse suggerirei di inserire un limite di lunghezza alle risposte, così da aumentare la difficoltà e soprattutto rendere la correzione più snella. Ringrazio infine il Professore e la Dott.ssa Casuccio per la loro disponibilità e per lo sforzo , ed esprimo al professore la mia solidarietà per la litania infinita di domande inutili e ripetitive cui ha dovuto rispondere.

Anonimo ha detto...

Sono decisamente d'accordo con il commento precedente. Soprattutto vorrei ringraziarla per avermi fatto apprezzare una materia che ritenevo noiosa e pesante. Le nozioni imparate tramite l'assidua frequentazione alle lezioni accompagnata dall'impegno richiesto per svolgere l'esame nelle modalità da lei stabilite mi hanno fatto imparare molte più nozioni di quante ne avrei imparate dal semplice studio dai libri. Non ho nulla da criticare e le voglio davvero esprimere la mia stima e un grandissimo grazie per l'impegno, la dedizione e soprattutto il tempo che ci ha dedicato, cosa davvero rara nei professori odierni. Grazie e complimenti!

Anonimo ha detto...

Ogni parola spesa nei precedenti commenti non solo è giusta ma credo sia condivisa da tutti noi studenti che oggi abbiamo sostenuto l'esame. Non solo è stato un professore attento e presente, ma con questa modalità ha fatto in modo che tutti potessero interessarsi alla materia, non trattandola con superficialità, ma cercando di dare il meglio.
Complimenti professore!!

Anonimo ha detto...

Sono totalmente d'accordo con il primo commento anch'io!! Grazie mille Professore e Dotteressa Casuccio per questa esperienza

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo anch’io, anche forse per quanto riguarda un limite, non troppo stretto magari, alla lunghezza delle risposte, per valorizzare la capacità di sintesi. Anch’io inoltre vorrei ringraziare il professore, soprattutto per averci dato l’opportunità di capire davvero che il diritto non è qualcosa che giunge dall’alto, già redatto nelle fredde norme dei codici, ma è inevitabilmente legato ai fenomeni storici, politici, economici che di volta in volta interessano la società, cosa che forse è più evidente in altri campi del sapere, come la letteratura, l’arte o anche la musica, ma che per il diritto non mi sembra sempre altrettanto facile da capire.

Anonimo ha detto...

avrei dovuto fare questo esame l'anno scorso, ma ho sempre rimandato perché la materia mi anniava, aprivo il libro e lo richiudevo. Ora posso dire non solo di aver imparato qualcosa, ma qualcosa che mi piace. Decisamente un bel corso e un metodo efficace.

Anonimo ha detto...

Ho acquistato non solo le nozioni relative alla materia ma anche un nuovo modo di approcciarmi allo studio. La ringrazio professore per questa opportunità. Personalmente non cambierei proprio nulla.

Anonimo ha detto...

Un grande prof! Finalmente qualcuno che ci tiene davvero a quello che fa!

Anonimo ha detto...

Dalla mia esperienza le posso dire che lei mi ha fatto realmente interessare alla materia, e conoscer un modo diverso ma molto più efficace dell'approcciarsi allo studio rispetto a quello comunemente usato negli altri corsi il suo metodo che spero non rimanga solo sperimentale ma che al più presto venga da lei ufficializzato per la sua materia e venga anche seguito dai suoi colleghi è stato molto più produttivo a livello di apprendimento della materia, di partecipazione alle lezioni, e se vogliamo di apprezzamento nei suoi confronti in quanto si è mostrato nei nostri conforti sempre presente via blog ciò sta a dimostrare il suo vero interesse per noi studenti e il suo credere in ciò che fa che non è cosa da poco oggi giorno. Grazie Prof e grazie dottoressa Casuccio per l'esperienza che ci avete offerto che spero diverrà realtà permanente e per il tempo dedicatoci anche se difficoltoso ma produttivo per noi e per voi andate avanti così

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore per la disponibilità mostrata e la passione trasmessa

Anonimo ha detto...

Ritengo la sperimentazione un metodo di semplificazione dell'esame; sostenere un buon orale finale, studiando su appunti, il manuale di Cortese ed il materiale da lei caricato, sarebbe stato molto più difficile rispetto a prepararsi settimana per settimana e rispondere ad una domanda servendosi anche di proprie rielaborazioni. L'unica cosa che cambierei è il video al momento della verbalizzazione: avrei preferito esporre oralmente un'elaborazione su un argomento a piacere. Probabilmente, se non avessi frequentato, ad oggi avrei avuto una maggiore conoscenza nozionistica, cosa che la maggior parte delle volte questa facoltà richiede, ma non avrei mai imparato un metodo critico di analisi del diritto alla luce dei processi storici che interessano la società. Per questo e per la sua disponibilità la ringrazio molto.
Francesco Cilento

Anonimo ha detto...

l'inserimento di un massimo di righe con un ampio margine permetterebbe forse una correzione più veloce e quindi renderebbe questo metodo davvero ben riuscito. Inoltre anche la possibilità di rivedere la propria risposta con un commento o una sorta di correzione sarebbe davvero d'aiuto per migliorare le risposte successive: trovo sia importante e formativo potersi migliorare imparando dai propri errori, e l'essere all'oscuro della valutazione del proprio elaborato ha reso ciò molto molto difficile.

Anonimo ha detto...

Metodo rivoluzionario per certi versi: consente a tutte le personalità di esprimersi al meglio, piuttosto che relegarle tutte ad uno standard fisso.
Poche regole, molta libertà: la vera capacità sta nello spirito di adattamento che ognuno possiede e non nel memorizzare, che nella vita extra-accademica ha poco rilievo.
"Non puoi far sentire stupido un pesce che non sa salire su un albero" come giustamente diceva il Dr. Gelo (troll), riferendosi alla didattica del secolo scorso, rimasta perlopiù invariata.
D'altronde il mos italicus è ancora vivo nelle nostre accademie: nostalgico per certi versi, anacronistico per altri.

Anonimo ha detto...

salve, lascio qui un commento anche se non inerente alla domanda di questo post.
Quando lei ha specificato più volte che la durata del video dovrebbe essere di massimo 3 minuti, trovo veramente scorretto e poco professionale che non sia stato verificato e tenuto conto del pesante sforare di questo limite.
é frustrante andare all'università, studiare giurisprudenza, cercare in tutti i modi di rispettare le regole e vedere che in fondo non importa a nessuno, e che anzi, forse avrei fatto meglio a non rispettarle.
ecco, volevo solo far presente questo. Arrivederci.

Emanuele Conte ha detto...

Non mi piace cancellare i commenti, quindi lo lascio. Però la didattica non è un regolamento, lo studio non è una gara con gli altri e il professore non è un arbitro che deve essere imparziale. Deve stimolare a studiare e suscitare interesse. E un commento anonimo, non circostanziato e vago (non interessa a nessuno? cioè?) non è rispettoso per le decine e decine di studenti che hanno rispettato le regole e si sono impegnati.