domenica 10 dicembre 2017

Lezione del 6 Dicembre 2017

La religione è una tematica fondamentale nella storia del diritto ed anche in piena età moderna assume un ruolo di primissimo piano, per esempio, Jean Domat, giurista alla corte di Luigi XIV, propone una visione del diritto che è fortemente razionale e va al di la delle tradizioni. Domat scrive un celebre trattato dal nome Les lois civiles dans leur ordre naturel ed un altro che riguarda il diritto pubblico (che attiene cioè alla res publica) e quando parla di premesse naturali fa riferimento spesso a premesse di carattere religioso mentre Voltaire mostrerà di avere una visione profondamente laica.
Un momento fondamentale di questo periodo è il terremoto che distrusse Lisbona nel 1755 che avvenne durante una giornata di festa religiosa durante le celebrazioni in chiesa. Molte chiese crollarono sui fedeli in preghiera e le candele accese appiccarono numerosi incendi. Questo fatto causò una certa polemica in tutta Europa in merito alla religione e produsse un forte allontanamento dalla religione tanto che nel 1759 Voltaire scrive una poesia sul terremoto qualificando la religione come superstizione e nel trattato sulla Tolleranza dichiara che la fede ha carattere privato e non pubblico. Leibniz nel 1710 scrive Teodicea nel senso di giudizio su Dio, e guarda al male come strumento attraverso cui lumanità viene messa alla prova affinché progredisca ed il filosofo tedesco ricorre, anche per lo studio del diritto, ad un metodo di matrice matematico-scientifico.
Questa è unimpostazione che in parte ha anche Cesare Beccaria che si forma allinterno del cenacolo dei fratelli Verri e che ha raggiunto la notorietà con lopera Dei delitti e delle pene, nella quale afferma alcuni principi fondamentali del diritto penale attinenti alla qualificazione del delitto, alla funzione della pena (deterrente e rieducativa). Nel suo lavoro Beccaria afferma che la tortura non può essere  considerata mezzo di raccolta delle prove dal momento che costituisce una forma di anticipazione della pena. Occorre sottolineare come la corrente illuminista porti ad una drastica laicizzazione del diritto e vi siano alcune importanti legislazioni in questo periodo che rispecchiano i principi illuministi:
Granducato di toscana = la prima è del 1745, tendeva a riformulare il diritto privato come progettato da Pompeo Neri. Era una codificazione razionale e tipicamente illuminista, ma non arrivò a essere promulgata. La seconda è del 1786 ed è la cd. Leopoldina di Pietro Leopoldo ed è un codice penale che si avvicina molto alle teorie di Beccaria tanto che è la prima codificazione penale in Europa ad abolire la pena di morte.
Impero austriaco = sotto Maria Teresa è un impero illuminato. Si nota un forte tentativo di razionalizzazione del diritto già esistente (non è però una consolidazione!). Questo è un limite perché non vengono introdotte norme del tutto nuove.
Regno Prussiano = è lesempio di assolutismo illuminato per eccellenza visto che dal 1740 al 1786 il re di Prussia fu Federico II il Grande che scriveva e parlava francese e aveva come maestro di musica J.S. Bach e J. Cocceius era suo consigliere. Il progetto non era però applicabile perché non era possibile cambiare la struttura cetuale che caratterizza la società di questi anni. Per fare un diritto privato razionale era invece necessario introdurre luguaglianza per tutti i soggetti, che non poteva essere introdotta se non con la rivoluzione. Nel 1794 verrà promulgato lAllgeneines Landrecht (ALR), che offriva un disegno complessivo di tutto il diritto vigente in Prussia, ma conservava le differenze di ceto e dunque una pluralità di categorie di soggetti
Loperazione di semplificazione dei soggetti e degli oggetti si attua solo in Francia grazie alla rivoluzione del 1789. LUguaglianza propugnata dalla rivoluzione significava uguaglianza del soggetto di diritto inteso in modo astratto. Si tratta chiaramente di unuguaglianza solo formale che rappresenta pur sempre un grande passo in avanti. I principali obiettivi della polemica rivoluzionaria sono la feudalità ed i privilegi del clero per questo motivo la notte del 4 agosto vengono aboliti tutti i diritti di natura feudale che sul piano giuridico significa espropriare senza indennizzo tutti i casi di dominium directum. In questa direzione nel droit intermédiaire mutano molte norme attinenti al diritto di famiglia alcune delle quali sono state mantenute nel codice napoleone. Il matrimonio per esempio viene concepito come un contratto e come tale può essere sciolto: si tratta di una grnde innovazione, visto che era molto tempo che il matrimonio non era più regolato dal diritto civile ma era concepito esclusivamente come sacramento e regolato dal diritto canonico.

Fin dal 1790 si assiste a molti progetti di codificazione in Francia proponendo questo taglio con la tradizione. Lelemento fondamentale è leliminazione dei cc.dd. corpi intermedi che sono tutte le organizzazioni che si frappongono tra il cittadino e lo stato (legge Le Chapelier del 1791). Questa idea di libertà propugnata dalla rivoluzione francese comporta la creazione di uno spazio libero che si crea tra il singolo e la forza dello stato. Quindi le corporazioni di arti e mestieri, gli enti territoriali e le associazioni e le fondazioni così anche i sindacati per circa un secolo vengono proibite).
A cura di Marta Cerrito

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