mercoledì 26 marzo 2008

Il Papato e i Franchi



Qualcuno sa dare una lettura di questa immagine?

26 commenti:

Anonimo ha detto...

buon pomeriggio a tutti,
ci sarebbe qualcuno così gentile da aggiornarmi sull'argomenyo affrontato oggi a lezione?
grazue mille.
ps:non riesco a registrarmi con il nome come si fà?

Anonimo ha detto...

Sicuramente quest'immagine si riferisce alla situazione dei Franchi nei confronti della Chiesa.Infatti i Franchi furono la prima popolazione che abbandonò l'arianesimo per abbracciare il cattolicesimo,dunque sicuramente si fa riferimento alla sintonia che sin dal 751 spinge lo stesso papa Zaccaria a scrivere una lettera decretale che permette a chi esercita funzioni di governante di detenerne anche i poteri.Giusto?

Anonimo ha detto...

ops ho sbagliato,la mia matricola è 400562.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Marco e Mat.281904.

Oggi il professore ,nella prima parte della lezione, ha concluso il discorso circa il processo longobardo: scopo del processo non era l'accertamento della verità bensì la risoluzione, nel modo più pacifico possibile, della lite(come sempre si cerca di evitare il dilagare delle faide tra famiglie).
A tal proposito va ricordato che il processo era chiamato "placito" (lat. placet...piacere-->si giunge a una soluzione che "piaccia" ad entrambe le parti).Il placito si svolgeva per mezzo di "ordalie"(parola di origine anglosassone che significa "giudizio di Dio"),una sorta di prove da sostenere pubblicamente,tramite le quali si stabiliva l'innocenza o la colpevolezza della persona che la sosteneva;si trattava di una prova difficle e pericolosa,da mettere persino in repentaglio la vita dell'imputato.
Oltre all'ordalia conosciamo-per le cause considerate di elevato rilievo sociale-il giuramento:questo istituto non puntava sulla veritas bensi sulla credulitas,ovvero sulla fiducia.Il convenuto(e la controparte?)portava in giudizio un certo numero di persone(chimamati coniuratores)che giuravano sulla sua credibilità(NB. non sulla sua innocenza!)del convenuto.Più importanti erano i coniuratores maggiore credibilità acquisiva l'imputato.


Nella seconda parte della lezione si è parlato della "collaborazione" tra Franchi e Papato.

Nell'VIII sec l'Islam era giunto anche in Italia,la qual cosa preoccupava il Papa.Ulteriore preoccupazione era causata dall'affermarsi in quel periodo della dottrina iconoclasta(dichiarata in un secondo momento eresia dalla Chiesa).Si aggiunga poi il fatto che il Re longobardo Astolfo si rifiutò,alla richiesta del Pontefice Stefano II,di restituire all’impero l’esarcato di Ravenna.

A questo punto il Papa decide di rivolgersi ai Franchi(i quali per primi hanno abbandonato l'Arianesimo e si sono convertiti al Cristianesimo).
Il Re Franco Pipino,dunque,stringe un patto con il Papa,la promissio Carisiaca,consistente in una ingente donazione:in caso di vittoria i Franchi avrebbero ceduto alla Chiesa l'Esarcato,Venezia,Istria,Emilia,Tuscia,Corsica,dicati di Spoleto e Benevento.In questo modo sia la Chiesa che i Franchi avrebbero potuto debbellare la minaccia dei Longobardi.Ciononostante tale donazione non ebbe mai una piena attuazione sebbene in un primo momento (nel 756) alcune zone vennero consegnate alla Chiesa.

Il professore,poi, ha continuato parlando del "falso di Costantino" ma sinceramente nn sono riuscita a cogliere il nesso con il resto del discorso.Cioè per lo meno io ho inteso che il professore volesse fare un parallelo tra il "Constitutum constantini" e il Giuramento di Pipino per arrivare a dire che Costantino aveva fatto promesse molto più grandi,ed esagerate,di Pipino.Ma non ne sono sicura.

L'Ottocento è un secolo caratterizzato da una grande trasformazione.
Papa Leone III accusato di gravi peccati(quali adulterio e spergiuro),dopo essere stato incarcerato,riesce a scappare e si rivolge alle difese di Carlo Magno. Papa Leone III si libera da tali peccati tramite il giuramento di “purgazione”.
Poco dopo,precisamente la notte di Natale,il Papa incorona Carlo Magno-figlio di Pipino- imperatore dei Romani:il nuovo impero da ora in poi sarà definito SACRO-in quanto la Chiesa cerca un rapporto stretto con il potere laico-Romano-perchè tramite l'incoronazione si cerca di romanizzare il barbaro Carlo Magno.

P.s. scusate ma non sono riuscita ad essere più sintetica.


Sono gradite le correzioni!!!

Coco e Chanel ha detto...

Per Marco e matr. 281904


Il Professore oggi a lezione ha continuato a parlare del processo longobardo e inoltre ha spiegato l'assetto dell'Italia tra VII e VIII sec., in particolare riferendosi al rapporto ormai leso fra Chiesa e Bizantini.

Provo a riassumere il contenuto della lezione.
Come sappiamo il processo longobardo è molto distante da quello romano, infatti scopo del processo longobardo non è stabilire un diritto o una colpevolezza, bensì far cessare l'inimicizia e far tornare la pace. E' bene notare anche che all' epoca carolingia non si parla di processo,ma di PLACITO ( cioè lo si intende come una soluzione che piaccia a tutte e due le parti). Il processo longobardo è caratterizzato dalle ORDALIE ossia da procedimenti che stilizzano la lotta e designano un vincitore dello scontro trasformando la faida in un gioco. Quali sono questi giochi? Alcuni esempi:
-Duello ( ci si sfidava o a chi moriva per primo, o a chi si feriva per primo, o a bastoni );
-Acqua fredda o acqua calda dove venivano gettati gli imputati: se rimanevano a galla erano colpevoli altrimenti innocenti;
-Calderone del fuoco: si doveva raccogliere un sassolino nel fuoco, poi si curavano le ferite e se queste entro 3 gg. si chiudevano la persona imputata era innocente.
Il processo longobardo quindi produce proprio un allontanamento dal diritto classico, e vi furono perciò anche tentativi da parte dei Longobardi, soprattutto di Liutprando, di ritornare ad un minimo di forma processuale.
Altra caratteristica del processo longobardo è il GIURAMENTO che serve per accertare il fatto che il testimone dice la verità. O almeno oggi è così. Nel processo longobardo il giuramento aveva a che fare con la credibilità dell'imputato; egli portava al processo delle persone che giuravano sulla sua onorabilità.
LIUTPRANDO è un re longobardo che ascolta con attenzione le richieste della Chiesa che ancora in quel tempo non faceva parte dei territori longobardi. D'altra parte però si vuole impossessare di Ravenna e la conquista nel 726, per poi abbandonare la città poco dopo.
I rapporti del papa con Costantinopoli sono sempre più distaccati perché in primo luogo, nel VII secolo, inizia la conquista d'Europa da parte degli Arabi, che si insediano in Sicilia e successivamente in parte della penisola iberica. Questo provoca confusione einquietudine nella Chiesa che si sente tagliata fuori dai rapporti con Bisanzio. Inoltre nel 726 si diffonde l'eresia Iconoclasta. L' ICONOCLASTIA significa avversione nei confronti delle immagini cioè delle icone.L'Idea della sacertà iconoclasta non prevedeva la sua rappresentazione. Secondo l'iconoclasta l'idea della divinità di Dio è espressa dal fatto che l'uomo non lo può raffigurare.
La Chiesa dichiara eretica la dottrina iconoclasta, e questo fatto produce una frattura gravissima tra Papa e impero di Costantinopoli. Da questo momento la Chiesa si impegnerà in una lunga attività per cambiare l'assetto istituzionale in occidente. Come non pensare a un aiuto dai fedeli? E se oltre alla fedeltà alla Chiesa si aggiungesse anche la ricerca di un potere politico sotto la cui ala trovare portezione? Perché non pensare ai Franchi?
I Franchi furono il primo popolo barbaro a convertirsi al cristianesimo abbandonando l'eresia ariana. La relazione tra Chiesa e Franchi fu sempre positiva e i loro rapporti si rinforzarono ancora di più nel momento del mutamento di dinastia in Francia.
Il figlio di Carlo Martello, Pipino, voleva deporre Childerico. Pipino era un maggiordomo e per farlo aveva bisogno di una legittimazione. Nel 751 Papa Zaccaria scrive una lettera decretale con valore normativo con la quale stabilisce il principio per cui chi esercita le funzioni di sovrano di fatto, lo sia di diritto. Pipino lo diventa di diritto.
Da quel momento il Papa acquista il diritto di deporre i sovrani . La Chiesa si intromette ancora con Stefano II. Il papa infatti si intrattiene molto a lungo in Francia con Pipino e i suoi figli Carlomanno e Carlo e nella Chiesa di Saint Denis li inge come patrizi dei Romani. Ciò crea non pochi problemi giuridici perché Pipino dopo l'autorizzazione di Zaccaria a diventare sovrano era già stato unto da parte del Vescovo.L'unzione è come una specie di sacramento, e come tutti i sacramenti si potrebbe ricevere una sola volta. La seconda unzione però non è a re dei Franchi, ma è un'unzione che gli conferisce un titolo che non è franco ma bizantino, di patrizio dei Romani.
Il Papa sperava in questo modo che i Franchi conquistassero l'Italia e perché no? Diventassero imperatori.
I Franchi fanno una promessa alla Chiesa chiamata PROMESSA CARISIACA, cioè di dare al Papa i territori che si prevedeva di tigliere ai bizantini. Pipino organizzò tra 724 e 726 due spedizioni militari in Italia contro i Longobardi durante le quali sconfisse re Astolfo e riconsegnò al Pontefice l'Esarcato e la Pentapoli, i territori un tempo di dominio bizantino che si estendevano dall'odierna Emilia Romagna alle Marche.Un'altra importante conquista fu quella dell'Italia longobarda, che venne inserita nei domini franchi pure mantenedo la propria denominazione ( regnum longobardorum ) e le proprie strutture politico amministrative. Difendendo il Papa e sonfiggendo i Longobardi, Carlo Magno si presentava come re dei franchi e dei longobardi e nuovo re cristiano , massimo difensore della Chiesa di Roma. Questo ruolo fu formalizzato definitivamente nell'800, quando Papa Leone III , che , nella lotta tra famiglie dell'aristocrazia romana era stato accusato du gravissimi peccati come lo spergiuro e l'adulterio, si rivolse a Carlo per un aiuto. Recatosi a Paderborn, fu ricondotto a ROma dietro scorta militare ; a Roma lo raggiunse lo stesso Carlo Magno che, il giorno di Natale, dopo il giuramento di Purgazione da parte del Papa e durante la successiva cerimonia, fu incoronato imperatore dallo stesso Papa.
Da qui parte l'idea del Papa e di Carlo di ricostituire il Sacro Romano Impero.

ciao ciao. ( Ho scritto la stessa cosa anche sul post di Pasqua, ma visto che qui hanno chiesto anche altre persone ho fatto copia e incolla con il mio intervento )

Coco e Chanel ha detto...

Volevo anche rispondere al quesito della Dott.ssa Di Paolo. Secondo me, da quanto dedotto sia dall'immagine che da quel poco che sono riuscita a leggere nell'iscrizione in latino, si tratta di Pipino il Breve che in seguito alla promessa Carisiaca, consegna al Papa l'Esarcato e la Pentapoli dopo averle sottratte ad Astolfo, re dei Longobardi.

Coco e Chanel ha detto...

Inoltre l'immagine è sintomatica del forte rapporto tra papato e Franchi e di quanto potere temporale e spirituale si fossero confusi. Il Papa ricercava sicurezza con una legittimazione territoriale, il re franco cercava la legittimazione del potere con l'unzione papale. E dopo aver ricevuto anche l'unzione come patrizio dei romani a Pipino non restava altro che conquistare per il Papa i territori richiesti.

Anonimo ha detto...

ciao prima di tutto volevo ringraziare coloro che hanno scritto ciò che il prof ha detto a lezione dato che nn ho potuto seguirla. poi volevo rispondere alla dottoressa di paolo, completando ciò che ha detto la matricola 400710. il dipinto rappresenta la donazione fatta da pipino il breve al pontefice stefano III delle terre dell'esarcato di ravenna: questo momento viene considerato come la nascita della chiesa. probabilmente questa donazione risale al fatto che fu proprio stefano III a far eleggere pipino il breve re e a nominarlo patricius romanorum ossia protettore del papa, liberandosi così dei bizantini.

claudia 403208 ha detto...

buonasera a tutti! ce qualcuno che gentilmente mi spiega il significato di promessa carisiaca? oggi il prof. ne ha parlato...ma non ho ben capito! grazie!

Coco e Chanel ha detto...
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Coco e Chanel ha detto...

La Promessa Carisiaca ( che io conoscevo sotto il nome di trattato di Quierzy, non so se può esserti utile questa informazione) è un atto con il quale Pipino il Breve avrebbe promesso a papa Stefano III la restituzione delle terre strappate alla Chiesa dal re longobardo Astolfo, nel 754. L'aggettivo carisiaca deriva dal nome latino di Quierzy (Carisium). I territori promessi erano l'Esarcato e la Pentapoli,alcune terre che erano appartenute alla Chiesa ed altre che questa non aveva mai posseduto. In particolare il ducato di Spoleto e di Benevento,dalla Lunigiana a Parma e a Monselice, la Corsica,Venezia.Le terre che vennero riconquistate furono poi veramente donate alla Chiesa nel 756.

claudia 403208 ha detto...

grazie mille!

claudia 403208 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Angela ha detto...

Questo quadro raffigura la donazione effettuata da Pipino il breve al papa Stefano III delle terre dell'Esarcato di Ravenna: tradizionalmente questo momento è considerato la nascita dello Stato Della chiesa.
Nella seconda metà dell'VIII secolo, papa Stefano III, usando la falsa donazione di Costantino, si autoproclmò signore dell'impero romano d'occidente, prendendosi il Lazio per sè, nominandosi indipendente dall'impero bizantino, che in quel momento si trovava in forte crisi visto che era continuamente attaccato dagli arabi in Asia minore, dai bulgari nei Balcani e dai longobardi in Italia. Stefano III per liberarsi totalmente dal dominio bizantino, nominò Pipino il Breve, patricius romanorum, ossia protettore del papa, che in caso di pericolo egli avrebbe soccorso il papa, così Stefano III si liberava definitivamente dei bizantini. Pipino il Breve fu fatto eleggere con l'aiuto di Stefano III, re dei franchi, dopo che fu re Pipino scese in Italia con un forte esercito, e nel 754 sbaraglio l'esercito dei longobardi, riuscendo a conquistare Ravenna, l'Emilia e parte del vecchi corridoio bizantino; queste conquiste le donò al Papa, per fargli rafforzare il proprio stato.
Pipino il Breve morì il 24 settembre 768, divise il suo regno in due parti, che divise tra i figli, Carlo Magno e Carlomannno. Nel 772 morì papa Stefano IV, al suo posto fu nominato nuovo papa Adriano I, che era politicamente anti-longobardo, nonostante ciò il re longobardo, Desiderio, mandò un ambasceria a Roma per portare i suoi omaggi al nuovo papa. Adriano I invitò gli ambasciatori in Laterano e poi, davanti a tutta la curia, accusò il loro re di tradire i patti a causa della mancata consegna dei territori promessi ai predecessori del pontefice. Desiderio passò quindi all'offensiva invadendo l'Esarcato di Ravenna e la Pentapoli. Carlo Magno, impegnato in quel momento contro i Sassoni, cercò di riappacificare la situazione donando numerosi tesori a Desiderio e sperando di riottenerne in cambio i territori strappati al papa. Il re longobardo rifiutò lo scambio e Carlo, che non poteva permettere che fosse appannato il suo prestigio come protettore del papato, mosse guerra al Longobardi e invase l'Italia nel 773.
Papa Adriano morì nel 795 e gli successe Leone III.
Leone annunciò la sua elezione a Carlo Magno, recapitandogli le chiavi della Tomba di san Pietro e lo stendardo di Roma, e chiedendo che venisse mandato indietro un inviato. La nobiltà romana era ostile a Leone III, accusandolo di adulterio e spergiuro.Dopo essere stato formalmente deposto fu imprigionato nel monastero di Sant' Erasmo, ma grazie all'intervento di due missi franchi riuscì a fuggire ed a raggiungere Carlo Magno, il quale non aveva riconosciuto la deposizione. L'opposizione di Roma inviò dei rappresentanti da Carlo Magno per sottoporgli il loro caso. Alcuino, consigliere del re franco, puntualizzò che nessun potere terreno poteva giudicare il Papa e, quindi, Leone venne scortato a Roma.
Carlo Magno giunse a Roma il 24 novembre dell'800 ed il 1 dicembre tenne un concilio con i rappresentanti di entrambe le parti. Leone, il 23 dicembre, prestò giuramento di purificazione riguardo alle accuse che gli furono mosse, e i suoi avversari vennero esiliati. Due giorni dopo Leone incoronò Carlo Magno nella chiesa di S. Pietro, ponendogli in capo una corona mentre il popolo lo acclamava. Con l'atto di incoronazione,la Chiesa di Roma si presentava come l'unica autorità capace di legittimare il potere civile attribuendogli una funzione sacrale.

claudia c. matr. 405679 ha detto...

Buongiorno,
ringrazio tutti quelli che ieri hanno dato spiegazioni sulla lezione che, causa malattia, non ho potuto seguire.
Comunque ora andrò a documentarmi ulteriormente sull'immagine di Pipino il Breve e Stefano III.
Grazie ancora
Claudia C.

Anonimo ha detto...

La donazione di Pipino è la restituzione, da parte del re franco Pipino il Breve al papa Stefano II (754-756), del patrimonio della Chiesa in Italia (Patrimonium Petri), sottoposto un tempo al dominio bizantino, poi conquistato dai longobardi. Su richiesta del papa, nel 754 e nel 756 Pipino aveva intrapreso due campagne militari contro i longobardi, consegnando al papa i territori riconquistati. Questa donazione, che divenne la base dello Stato Pontificio, comprendeva approssimativamente il Ducato romano, l'Esarcato di Ravenna, l'Etruria meridionale e la Pentapoli (ovvero Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona). Pipino promise inoltre protezione al papa che in cambio ripeté l'unzione regia, confermando la legittimazione ecclesiastica del potere di Pipino, e gli conferì il titolo di patricius romanorum. Sia Carlo Magno sia Ottone I riconobbero la donazione di Pipino.

Unknown ha detto...

Buonasera professore.
Sono la matricola 244598 e faccio parte del vecchio ordinamento 3+2(ordinamento ad esaurimento).Seguo quotidianamente il suo blog, nel quale lei ha scritto che definira' un programma apposta per noi.
Quello che non mi e' chiaro, e'se il libro di Cortese "le grandi linee della storia giuridica medievale, Roma 2000" che lei ha consigliato per gli studenti della laurea quinquennale, e' valido anche per noi e quindi possiamo comprarlo,oppure se il programma che definira' riguarda libri completamente diversi.
Ultimo quesito che volevo porle, e' se alla prova scritta prevista a maggio per i frequentanti,potremo partecipare anche noi.
Grazie per l'attenzione.

Anonimo ha detto...

Chi mi spiega il nesso delle donazioni di Costantino con la donazione di Pipino!! è solo un parallelo?

claudia 403208 ha detto...

credo che sia un parallelo...la donazione di costantino è il falso più famoso d'europa ed è composto da norme di altri imperatori. la donazione consisteva nel trasferire al papa tutto quanto, dall' italia all'asia. ciò sta a significare un passaggio della sovranità dall' imperatore al papa.

il trattato di quierzy( o promessa carisiaca) è un atto col quale pipino il breve avrebbe promesso di restituire a papa stefano terzo le terre prese alla chiesa nel 754 da astolfo, re dei longobardi.

aspetto ulteriori risposte!

Anonimo ha detto...

scusate ragazzi,
oggi (31 marzo) non ho potuto frequentare la lezione: qualcuno può dirmi di cosa si è parlato???
GRAZIE MILLE!!!!

Anonimo ha detto...

Buona sera a tutti! credo di non aver ben capito ancora lo svolgimento dell'esonero... Se dovessi svolgere l'esame da frequentante dovrei presentarmi all'esonero di maggio, di giugno, oppure ancora dovrei sostenere una prova scritta il giorno stesso dell'orale? grazie.

claudia 403208 ha detto...

oggi il prof. ha parlato ancora di carlo magno. il punto più importante per me sono i capitularia: leggi dell'impero sia in materia ecclesiastica sia in altre.
dopo la morte di carlo magno vediamo un processo, ovvero il dilagare delle falsificazioni: "decretali pseudo-isidoriane". è un testo falso, fatto da un autore che si proclama isidoro, ed infatti a quel tempo correvano molti scritti di isidoro di siviglia.
Un altro falso è il " decreto di graziano": l'ultima di queste raccolte.
spero di esserti stata utile! ciao!

Emanuele Conte ha detto...

Intorno al 1140, Graziano compilò una collezione molto importante di testi canonici, che trovò in raccolte precendenti. Poiché queste raccolte erano state influenzate dalla riforma gregoriana, la maggior parte dei testi che Graziano raccolse non sono falsi, ma autentici. Però alcuni frammenti delle Decretali Pseudo-Isidoriane che erano stati inclusi nelle collezioni dell'undicesimo secolo andarono a finire anche nel Decreto di Graziano. Così i giuristi che commentarono quel testo per secoli costruirono istituti canonici anche su testi falsificati.

402957 ha detto...

Per l'anonimo che ha dubbi sullo svolgimento dell'esonero:l'esonero è solo uno e si terrà esclusivamente per i frequentanti nel mese di maggio e sarà valutato in trentesimi (farà media all'orale). A Giugno, così come in ogni altro appello d'esame, chi non ha sostenuto l'esonero, per accedere all'orale dovrà comunque fare un test scritto lo stesso giorno dell'appello...in bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Purtroppo oggi non sono potuto venire a lezione e volevo sapere se qualcuno fosse i grado di dirmi cosa è stato spiegato. Ringrazio in anticipo chi volesse aiutarmi

Anonimo ha detto...

spero anch'io che postino un sunto di quello che è stato spiegato...Per motivi di lavoro non sono potuto venire a lezione.