La Presidenza ci ha segnalato le proteste di alcuni studenti che minacciano ricorsi se si pubblica in rete l'esito delle loro prove d'esame. Quindi ho deciso di non pubblicare i risultati sul blog. All'Università sono affissi accanto alla porta della mia stanza, come si faceva una volta, e la segreteria didattica dovrebbe metterli anche al pianterreno in una bacheca.
A questa notizia, alcuni studenti, esponenti di una generazione informatica, sembrano del tutto smarriti. Possibile che non abbiano un amico che va in Facoltà a cui chiedere il piacere di controllare gli elenchi?
19 commenti:
Professore potrei gentilmente sapere qual'è il margine di miglioramento del voto scritto possibile con l'esame orale? avendo, ad esempio, preso un 25 o un 26 all'esonero è possibile ambire ad un 28, se non ad un 30?
ringraziandovi per la cortese risposta,
porgo cordiali saluti
Gentile professore anche io vorrei sapere se partendo da un voto allo scritto come 24-25 posso puntare al massimo oppure no.Avendo avuto poco tempo allo scritto non ho potuto rivedere ciò che avevo scritto o ciò che nella fretta mi ero dimenticata di scrivere e quindi è andato peggio di quanto sperassi...ringrazio vivamente per la risposta e per la disponibilità sempre impeccabile!
è possibile conoscere le modalità dell'esame scritto che si terrà il 7/06??in particolare si tratta di domande a risposta multipla o come per l'esonero del 24, di domande a risposta aperta da 15 righe?grazie
Ovviamente dobbiamo tenere conto del nostro giudizio, e quindi il margine di incremento normale è di 2-3 punti. Però sul voto il professore ha "plenitudo potestatis", cioè può disporre anche contra legem se così facendo dà forma all'aequitas del caso concreto. Quindi può anche considerare insufficiente qualcuno che aveva un buon voto allo scritto, e viceversa può elevare anche di molto il voto.
e speriamo in un utilizzo positivo, nell'accezione comune prossima a 'felice', di questa plenitudo potestatis! =D
grazie mille professore della sua gentilezza sempre squisita!
Gentile professore,
nel caso in cui uno studente abbia sostenuto entrambi i colloqui dei seminari e abbia anche svolto la prova scritta del 24, è esonerato nel colloquio orale dagli argomenti suddetti?
La ringrazio in anticipo per la Sua risposta
E ' possibile vedere i compiti e le correzioni ? se sì, con quali modalità? grazie
prof mi scusi,chi ha passato l'esonero e intende presentarsi al primo appello,deve venire direttamente il9,giusto?????
grazie in anticipo per la sua disponibilità
Ma è tanto bello questo blog che ha tutte le risposte alle nostre domande e noi continuiamo a farle :(
http://storiadirittoromatre.blogspot.com/search/label/Esame%20di%20storia%20del%20diritto
Gentile Professore,
Le vorrei chiedere gentilmente di ritenermi iscritta all'esame scritto del 7 giugno; poichè per problemi di linea non riesco ad iscrivermi, sul portale dello studente,all'appello suddetto nonostante legga la scadenza sia il 03/06 ed essermi iscritta con successo all'esame orale del 9 giugno.La ringrazio fin d'ora.
In fede, cordiali saluti
Maria Ciampani
SALVE PROFESSORE, UNA DOMANDA SUI CONTENUTI: è POSSIBILE FARE UN PARALLELO TRA L'INDIRIZZO STORICO DELLA SCUOLA CULTA E LA SCUOLA STORICA DEL SAVIGNY, ANCHE SE APPARTENGONO A SITUAZIONI SOCIALI, STORICHE ECC BEN DIVERSE?
SPERO ABBIA PIACERE A RISPONDERE. GRAZIE PER L'ATTENZIONE
Certo che è possibile. Savigny è stato influenzato parecchio dalla scuola culta: da Cujas per la parte antiquaria e da Doneau per la sistematica. Si sentiva un po' un nuovo culto.
professore io non mi sono riuscito a prenotare all'esame orale del 9 giugno e volevo chiederle se potevo essere inserito nella prenotazione comunque??mi chiamo giulio cavarra matricola 414453
Gentile professore,
nel caso in cui uno studente abbia sostenuto entrambi i colloqui dei seminari e abbia anche svolto la prova scritta del 24, è esonerato nel colloquio orale dagli argomenti suddetti?
La ringrazio in anticipo per la Sua risposta
GRAZIE PROFESSORE PER LA RISPOSTA >(SCUOLA CULTA // SAVIGNY)
LE INVIO LE PANDETTE DI GIUSTINIANO REFATTE DA POTHIER!
http://books.google.it/books?id=B_Q2AAAAIAAJ&printsec=frontcover&dq=pandette&source=bl&ots=e9equl75RD&sig=e_J5tPt4R9fmWHmjRAK9_MWLUqA&hl=it&ei=b8gITMimPIiksQao-_SlDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CCkQ6AEwBQ#v=onepage&q&f=false
http://www.thelatinlibrary.com/justinian.html
Egregio professore, avrei bisogno di un chiarimento. Jacques de Revigny disegna, senza essere influenzato dalla teoria della persona ficta di Innocenzo IV, il concetto di persona repraesentata. Per lui l'Impero è una persona repraesentata titolare di beni e poteri, è eterno e la sua personificazione non svanisce quando l'imperatore sale al trono ( a differenza di un altro istituto astratto del diritto romano quale era l'eredità giacente). Gli straordinari poteri quindi vengono attribuiti secondo de Revigny a quell'ente astratto che è l'impero e l'imperatore può essere considerato come mero amministratore di questi poteri (potestas ordinaria). Si rappresenta quindi lo Stato come centro del potere e non la figura del principe come lo era stato fino ad ora. In questo senso le teorie di Jacques possono essere considerate come base delle teorie assolutistiche (vista anche la realtà della monarchia francese già esistente)? E tutto questo come si ricollega alla trasformazione del sovrano da rex-iudex a principe creatore di legge e non solo garante di essa? La ringazio anticipatamente. Cordiali saluti. Paola Carone
Se posso intervenire, a quanto ho capito io, la teoria della persona repraesentata si oppone al sovrano legibus solutus che, in quanto mero amministratore dell'Impero, non può accedervi se non in via straordinaria e in presenza di una giusta causa. Infatti di norma dovrà assoggettarsi alla potestas ordinaria, come la chiamerà la dottrina. Tutto ciò è affermato da De Revigny stesso nella Lectura dell'Authenticum. Ma aspettiamo il Prof. che ci chiarirà la questione!
Su Jacques de Revigny. Cortese fa riferimento a un passaggio della sua lectura sull'authenticum in cui fa una distinzione sottilissima sul "dominium mundi". Accetta la vecchia idea di Martino che vi sia un diritto anche privatistico dell'Imperatore su tutti i beni dell'Impero (il che giustificherebbe tra l'altro l'imposizione fiscale). Però dice, in latino (cito a memoria, forse non è esattamente così): "non Robertus qui est Imperator est dominus mundi, sed quia Imperator". Cioè: è la funzione astratta di Imperatore che dà diritti di sovranità a chi pro tempore ricopre quella carica.
Che questa teoria sia la premessa dell'assolutismo lo possiamo dire noi, non certo la nostra fonte. Senza dubbio Jacques era influenzato dal clima politico francese, che una ventina d'anni più tardi avrebbe fatto esplodere la crisi con la Chiesa e il lancio in grande stile dell'assolutismo regio. Però ancora sarebbe troppo presto per parlare di Stato.
Quanto alla dialettica potestas absoluta - ordinaria, è più vecchia: ne parlano già i glossatori e in fondo l'idea c'è già nella Digna vox del Codice di Giustiniano.
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