sabato 28 maggio 2011

Programma d'esame

Il programma di storia del diritto medievale e moderno (A-L) prevede due testi:

per il Medioevo: CORTESE E., Le grandi linee della storia giuridica medievale, Roma, Il Cigno, ultima edizione.

per l’Età moderna: PADOA SCHIOPPA, A., Storia del diritto moderno in Europa, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 223-589.
ATTENZIONE: anche se le slides che ho presentato a lezione non si riferiscono a tutti i capitoli da studiare sul manuale di Padoa Schioppa, voi dovete studiare tutto il programma. Se avete frequentato fino alla fine avrete le idee più chiare, se non lo avete fatto studiate per conto vostro tutte le pagine assegnate

Chi deve preparare l'esame da 7 crediti perché è iscritto al vecchio corso di laurea 3+2 può tralasciare due capitoli del libro di Ennio Cortese:
Il diritto bizantino e il Mezzogiorno, cap. VIII della prima parte
Ordinamenti monarchici italiani, cap. X della seconda parte

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensavo che il Cortese fosse molto diffile poi iniziato il Padoa Schioppa ed ho avuto seri problemi nella comprensione di molti capoversi nonostante li abbia riletti più volte..con i miei colleghi ci chiedevamo che senso abbia adottare un manuale del genere che seppur a vostro giudizio sia una grande libro, su di noi non ha l'effetto da voi auspicato rendendoci il lavoro estremamente più difficile e costringendoci ad attingere da altre fonti molto più chiare ma altrettanto sicure quali Internet.

Anonimo ha detto...

Eh infatti per questo il prof nella prima lezione da lui tenuta ha detto che ci avrebbe dato chiavi di lettura per studiare i manuali adottati nel corso di studio!! Per mezzo delle quali la lettura dei manuali diventa..non dico facile..ma agevole!...poichè è possibile cogliere subito i concetti essenziali..focalizzando solo su di essi l'attenzione e tutto il resto può essere lasciato ad una semplice lettura personale...buono studio!

Anonimo ha detto...

Ma se un frequentante e non ha la possibilità di frequentare perchè lavora deve comunque avere la possibilità di comprendere agevolmente quasi tutto il libro senza dover incorrere in enormi difficoltà!! Alla fine si tratta di un libro di storia..giuridica ma pure sempre storia!! non ci sono ragionamenti poi così articolati da dover comprendere, se un autore non riesce ad esprimere un minimo di chiarezza nell'esplicare concetti più o meno complessi (che su wikipedia sono scritti con lo stesso rigore scientifico ma molto più chiari)il problema è di chi ha scritto il libro e di riflesso di chi l'ha scelto!! buono studio anche a lei!!!

Anonimo ha detto...

non capiscono quanto per noi sia difficile questo lavoro di lettura e comprensione del testo, per non parlare della perdita di tempo dovuta alla ricerca di altri testi più chiari!!!
il nostro lavoro cosi diventa doppo o triplo!!!
-leggere il libro
-leggere un diverso testo per comprendere quello che non abbiamo capito
-rileggere il testo sul quale dovremmo studiare

così per molti argomenti!!!!

FARCI STUDIARE SU TESTI NON CHIARI NON CI AIUTERA' A DIVENTARE BRAVI NELLA COMPRENSIONE DI TESTI CHE UN FUTURO CI TROVEREMO DAVANTI!
CREDO CHE LE BASI DELLO STUDIO E DELLA CULTURA SIANO IMPORTANTI PER UNO STUDENTE!!!
SAREBBE MOLTO PIU' SAGGIO FARCI STUDIARE LE COSE ESSENZIALI CON CHIAREZZA, SEMPLICITA', GENUINITA'!!!
POI DOPO....SEMMAI LO STUDENTE DOVRA' CIMENTARSI, SU ARGOMENTI CHE GIA' CONOSCE, CON TESTI PIU' ELABORATII!!!

COSI' CI SCORAGGIANO!!!
GLI ESAMI DIVENTANO PIU' DIFFICILI DI QUELLO CHE GIA' SONO, NOI IMPIEGHIAMO TANTO TEMPO SOLO PER COMPRENDERE IL CONTENUTO DI UN ARGOMENTO....
E INVECE DI DARE 3 ESAMI NE DIAMO DUE....
ALLA FINE DEI 5 ANNI CI TROVEREMO ANCORA A FARE LE TRADUZIONI SU INTERNET DI TESTI NON CHIARI!!!!

Non ho ancora letto il padoa schioppa, non so com'è, ma spero tanto di non dovermi trovare per l'ennesima volta a non capire perchè il libro è scritto male!!!

SOPRATUTTO VORREI LAUREARMI IN LEGGE.....
E NON IN TRADUZIONE DELL'ARAMAICO! :)

Scusate lo sfogo!

Anonimo ha detto...

Mio/a caro/a amico/a io non sono nè un assistente nè tanto meno il professore, eppure mi sento di doverti dire, senza alcun intento polemico, che le tue affermazioni sanno più di frustrazione che (passami il termine) di verità. Forse, nella foga della scrittura, ti sei dimenticato che si tratta di un corso universitario, e più precisamente di uno dei corsi più importante: qui non si studia semplicemente storia (ammesso poi che ciò possa definirsi semplice), ma evoluzione della fenomenologia giuridica; un laboratorio in cui analizzare gli istituti di un passato più o meno risalente. Il punto è proprio questo: si tratta di una materia estremamente complessa, che richiede studio, impegno e dedizione, per quanto il professore e la cattedra in generale, si facciano in quattro per rendere ciò più abbordabile. Ora se i testi ti sembrano eccessivamente difficili, se sei alla ricerca di qualcosa di genuino, chiaro e semplice (cit.), bhe ti consiglio, invece di inveire contro l'incomprensibilità del linguaggio manualistico, di ripensare alla scelta di conseguire il diploma universitario: in fin dei conti non te lo impone nessuno.
Un ex alunno

Emanuele Conte ha detto...

E' una discussione importante, anche se un po' sguaiata. Vi prometto di scrivere un post apposta per proseguirla, ma voi promettete di discutere in modo educato e costruttivo.

Anonimo ha detto...

..(sono il ragazzo del primo e del terzo post) Mi scusi ma a maggior ragione se il testo tratta l'evoluzione della fenomenologia giuridica; un laboratorio in cui analizzare gli istituti di un passato più o meno risalente il linguaggio dovrebbe essere più comprensibile poichè i concetti sono molto complessi. Sembra debba per forza passare il messaggio "Più difficile = più autorevole" NO! Io non contesto il fatto che il libro tratti tematiche dificili da comprendere immediatamente ma contesto il fatto che sia usata una sintassi estremamente arcaica ,con periodi molto lunghi rendendo incomprensibile anche le più semplici delle frasi! Penso che il mio collega non debba assolutamente rivedere il suo percorso universitario anzi abbia tutto il diritto di infastidirsi forse è stato troppo irruento nel dirlo però l'idea di sintesi è comune a gran parte degli alunni con i quali mi sono confrontato...forse tutti noi dovremmo cambiare corso di laurea? p.s. E' ammirevole che in qualità di ex alunno continui a visionare il blog del professore...

Anonimo ha detto...

il manuale di cortese è un sunto di un manuale più grande fatto dallo stesso autore..poi cortese è vivo..ha donato i suoi libri alla biblioteca del senato..volendo può chiedere direttamentente a lui di spiegarglielo =p
il libro di padoa-schioppa stia sereno è decisamente più semplice da leggere..poi parla di tutto il diritto..dal medioevo all' età moderna..legga li per la parte del medioevo..magari le si chiariscono dei passi del cortese... P.S. bella l'idea di leggere il blog del prof anche dopo la laurea..un modo per tenersi aggiornati!!! in fondo siamo giuristi...è importante per noi l'aggiornamento..

Anonimo ha detto...

@ ex alunno

Purtroppo non hai centrato il problema. Il post al quale la tua risposta si riferisce riguarda la scelta dei testi, non la complessità della materia. Premetto che concordo con te quando dici che codesto corso è difficile, ma ciò non toglie che possano esserci libri scritti bene ed altri scritti male.
Anzi, un libro scritto in maniera articolata, arcaica come qualcuno ha detto sopra, a tratti bizantina come invece direbbe il prof. (!), non è sinonimo di qualità, ma questo discorso vale per qualunque testo.
Tu colleghi tra loro le difficoltà, ma sei sicuro che ad un corso difficile debba corrispondere necessariamente un testo complicato? Non sempre è così. Il senso delle lamentele, a parer mio, è il seguente: proprio perchè la materia è difficile è una cattiveria appesantirla ulteriormente con testi poco chiari. A chi sostiene questo, però, farei notare che libri universalmente riconosciuti come ben scritti non esistono: ciò che per me è ostico per altri potrebbe essere chiarissimo; ma è anche vero che la qualità di un'opera è data dalla considerazione di cui essa gode. Tra i miei stessi colleghi studenti c'è chi è soddisfatto del libro del Cortese, e c'è chi invece lo cambierebbe ben volentieri. Ti sembra strano poi che delle tante materie di cui si compone il corso di giurisprudenza, qualcuna possa non piacere? L'università potrebbe essere anche questo, essere liberi di studiare bene ciò che ci piace e fare con più superficialità ciò che non amiamo, tanto in fin dei conti è un problema esclusivo dello studente!
Per concludere ti invito a citare qualche corso che non richieda studio, impegno e dedizione (cit.).

Anonimo ha detto...

Salve, vorrei sapere se gli studenti iscritti al corso di laurea triennale in "Scienze dei servizi giuridici" (L14) debbono sostenere la prova scritta.
Grazie mille.

Anonimo ha detto...

Il Padoa Schioppa inizia in grande stile e invoglia alla lettura, poi però diventa in certi casi criptico. Ma la grande pecca è la dispersività e soprattutto quello svolazzare tra un autore e un altro esclusivamente a grandi linee che aumenta la mole di nozioni e non aiuta a comprendere veramente il pensiero dei vari autori citati. Non si capisce se si debba studiare tutto oppure se si debba eliminare l'80% di ciò che scrive (mi riferisco solo alla parte sulla scuola culta , il mos italicus , la scuola di Salamanca ecc. ecc. che è l'unica che ho letto più approfonditamente).Il Cortese, pur essendo ,a mio avviso, poco elegante nello stile in alcuni passi è estremamente più approfondito e ragionato del Padoa Schioppa, stimola infintamente di più la mente dello studente a interessarsi la materia. Il Padoa Schioppa, almeno nella sua prima parte, trascura la spiegazione delle circostanze storiche e politiche da cui sono emersi i vari pensieri giuridici. Appare più come una superficiale biografia di numerosi autori di varie provenienze. Non mi smebra propriamente un testo adatto allo studio universitario

Anonimo ha detto...

rispondo all'ex alunno dicendo che sono molto contento della scelta universitaria che ho fatto.
se non convinto delle reali prospettive lavorative, amo comunque studiare la legge!

quindi le mie lamentele non erano assolutamente rivolte alla poca voglia di studiare a fronte della difficoltà della materia,
ma più precisamente a quei libri,che a mio parere(e non solo mio), sono poco adatti a studenti che per la prima volta affrontano concetti già di per sè difficili!

ripeto: non ho letto ancora il Padoa Schioppa, ma di esami già ne ho dati parecchi, e devo dire che sono stati molti quelli in cui mi sono dovuta rimboccare le maniche e non come farebbe un normale studente di legge, ma come deve fare uno studente di legge che da principiante qual'è del diritto si ritrova a dover capire libri scritti in maniera davvero professionale!!!

non so se mi spiego,
è come pretendere di insegnare a un bambino di correre, prima ancora di reggersi in piedi!
ma questo è solo un mio modesto parere!
Caro ex alunno....
quello che io sto esponendo tuttavia è un pensiero di molti, non siamo una massa di frustrati, anzi ci dedichiamo allo studio con tanto impegno e dedizione...
credo però sia nostro diritto far presente quando uno o più libri vadano più che a richiedere tanto impegno, quasi ad ostacolare e ritardare la nostra carriera universitaria!!!
non vorrei esagerare, ma il più delle volte davvero dobbiamo rileggere interi argomenti affidandoci ad internet o a diversi libri.
E non è vero che non esistono libri non chiari!!!!!!!!!!
Che poi sono in genere quelli in cui si salta da un argomento ad un altro senza mai arrivare da nessuna parte!

So che i prof. sono per noi disposti a stare in cattedra e chiarirci un pò le idee; ma per quale motivo, chi davvero non ha la possibilità di frequentare deve rimanere così svantaggiato?

infine ringrazio il Prof. per il suo intervento, e per mantenersi attivo nelle problematiche degli studenti! apprezziamo davvero molto!!!

saluti! G.

Dott.ssa Silvia Di Paolo ha detto...

Gli studenti iscritti alla laurea triennale in scienze dei servizi giuridici non devono sostenere la prova scritta. Il programma non prevede infatti il manuale di Cortese ma quello di Padoa Schioppa.

Anonimo ha detto...

io sono d'accordo con il quarto commento, il suo sfogo è troppo giusto!!! parole sante!!!

Anonimo ha detto...

Professore le volevo gentilmente chiedere: che peso viene dato in sede di colloquio all'ultima parte del programma d'esame (gli ultimi capitoli del manuale di Padoa-schioppa)? Perché io ho seguito tutte le lezioni e sto riscontrando delle grandi difficoltà nello studio di questa parte del manuale visto che a lezione non è stata affrontata. Una lettura è sufficiente oppure bisogna conoscere questi capitoli in modo approfondito? La ringrazio in anticipo!

Anonimo ha detto...

come studiare il capitolo di Padoa Schioppa "il diritto della restaurazione"???? è stracolmo di nomi. Sono mancata all'ultima lezione. Il prof lo ha affrontanto o si è soffermato solo su Savigny?

Anonimo ha detto...

Per chi è iscritto al corso di Laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici, e deve sostenere questo esame (da 6 crediti) cosa deve studiare e cosa può tralasciare?

Anonimo ha detto...

Per chi è iscritto al corso di Laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici e deve sostenere questo esame (da 6 crediti), cosa deve studiare e cosa può tralasciare?