martedì 18 marzo 2008

Pasqua

Come ho detto a lezione, il blog sembra funzionare molto bene, perché consente di mettere alla prova quello che studiate e mi dà immediatamente la misura della vostra comprensione. Grazie a quello che scrivete correggo le mie lezioni e le adatto alle vostre esigenze. Quindi continuate così.
Antonio, e anche qualcun altro in misura minore, ha contribuito anche con informazioni in più rispetto alle lezioni. Anche questo è molto utile per capire meglio la materia.

Sulla lezione di oggi qualcuno ha capito male la spiegazione dello schema interpretativo che oppone diritto romano e diritto germanico. Cercate di trovare l'errore e di correggerlo.

Attenzione: qualcuno ha indicato erroneamente la data della ripresa dopo Pasqua: la prima lezione sarà il 26 marzo.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

CON I LONGORBARDI COME HA DETTO IL PROF OGGI L ITALIA SARA SEMPRE OCCUPATA FINO ALL UNITA D ITALIA DEL 1861. SOLO I LONGOBARDI RESTERANNO IN ITALIA SE NON ERRO FINO AL 774 QUANDO CARLO MAGNO SCONFIGGE IL RE DESIDERIO DEL QUALE CARLO AVEVA SPOSATO LA FIGLIA ERMENGARDA CHE POI RIPUDIERA. SE LA MEMORIA NON MI INGANNA DOVREBBE ESSERE QUESTO IL PERIODO DELLA DOMINAZIONE LONGOBARDA 569 774. QUESTO PARTICOLARE MI E VENUTO IN MENTE PROPRIO DURANTE LA LEZIONE SPERO DI NN AVER PRESO UN ABBAGLIO.

Anonimo ha detto...

No non ricordi male. C'è da precisare comunque che il personaggio di Ermengarda è frutto della fervida fantasia di Alessandro Manzoni. Che Carlo Magno abbia sposato la figlia di Desiderio per rinsaldare l'allenaza con i Longobardi, è accertato; ma resta comunque in ombra la vera identità di questa donna, e il vero peso che abbia avuto nella vita di Carlo, resa nell'Adelchi come fragile e mitica eroina, martire d'amore. Queste vicende sono quindi più legate al mondo della letteratura che, carattarizzando melodrammaticamente questi personaggi, conferisce ancora oggi, nell'immaginario collettivo, un'aura di imponderabile sacralità.

Anonimo ha detto...

scusate ragazzi oggi non sono potuta venire a lezione... di cosa si è parlato? e ha detto cose che non sono sul libro?? grazie mille anticipatamente

Jesus matr. 403049 ha detto...

grazie a tutti per i chiarimenti, specialmente riguardo a nozioni non accennate durante la lezione!
:)

matricola 281933 ha detto...

ragazzi posso gentilmente sapere se domani ci sara'lezione???

Anonimo ha detto...

ciao a tutti è la prima volta che scrivo su questo blog che però trovo molto utile. il prof ha scritto che nessuno ha ben capito la differenza tra diritto romano e diritto germanico. in effetti anche io ho lo stesso problema. l'unica cosa che credo di aver capito è che questi diritti sono entrambi basati su idee stabili, e gli unici istituti che vi rimangono sono la mancipatio e la stipulatio in quanto connaturati nella società. vi ringrazio anticipatamente

Anonimo ha detto...

CIAO A TUTTI!!!
PURTROPPO SONO A LETTO CON LA FEBBRE... QUALCUNO PUò DIRMI COSA HA SPIEGATO OGGI IL PROF.?????
GRAAAZIEEEE!!!!!

matricola 281933 ha detto...

ciao marco!!anche io sono a letto con la febbre...ma gia'da una settimana purtroppo!!visto che nessuno mi risponde potrei sapere da te se oggi e'l'ultimo giorno di lezione e poi riprenderanno il 26 marzo o meno???grazie

Anonimo ha detto...

CIAO MATRICOLA 281933!! CHE IO SAPPIA è COME HAI DETTO TU... CIOè CHE LE LEZIONI RIPRENDERANNO IL 26 MARZO!!CIAO E SPERIAMO DI GUARIRE PRESTO!!!

Anonimo ha detto...

Si le lezioni riprendono il 26 marzo, mercoledi prossimo

Anonimo ha detto...

Scusate ma oggi non sono potuto venire a lezione, qualcuno potrebbe dirmi cosa ha spiegato il prof? grazie.

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi volevo sapere se qualcuno sa spiegarmi il concetto di Launegild perchè questa mattina a lezione non l'ho ben capito.grazie in anticipo

Coco e Chanel ha detto...

Vorrei rispondere ai due ragazzi anonimi.
Il professore oggi ha parlato dell'Editto di Rotari e di alcune sue parti in particolare, ossia quelle riguardanti la FAMIGLIA e il suo PATRIMONIO e quelle riguardanti il PROCESSO.
Per quanto riguarda Editto di Rotari e Digesto, tra queste due opere c'è molta differenza anche se sono state scritte relativamente a pochi anni di distanza ( Digesto 533 d.C.; Editto di Rotari 643 d.C.)
L'Editto di Rotari a prima vista può sembrare molto rozzo . Più della metà della compilazione è composta da tariffari, utilizzati per evitare le faide familiari. L'Editto contiene però anche altri articoli che riguardano isitituti che sono anche piuttosto raffinati. L'Editto promulgato nel 643 è negli anni successivi arricchito dalle norme degli altri re longobardi che vengono aggiunte periodicamente all'Editto, oltre a Rotari intervengono almeno altri 4 sovrani, tra i quali occorre ricordare Liutprando, il quale prova a introdurre elementi giuridici romani nelle norme longobarde.
E' importante notare che in questo periodo storico di cui stiamo discutendo è quasi una forzatura parlare di istituti giuridici perché vi sono pochi documenti sopravvissuti, poca dottrina, ma soprattutto pratica.
Per quanto riguarda gli argomenti trattati dall'Editto come ho detto prima il professore ha parlato innanzi tutto della FAMIGLIA e in particolare della condizione della donna nella famiglia. Il ruolo della donna nella famiglia longobarda, si gioca tutto intorno l'istituto giuridico chiamato dalle fonti MUNDIO (MUNDIUM in lat.), parola che si pensa provenga da un termine tedesco che oggi significa bocca.
Il Mundio è una tutela che deve essere esercitata da unuomo di età adulta su una donna, ma anche sulle Chiese piuttosto che su un minore.
Quando la donna si sposa, il mundio viene ceduto dal padre al marito, il quale paga un prezzo per il mundio.
Questo non può che scatenare i dubbi di molti di noi: forse il mundio prevede una compravendita della donna? Forse la donna per i Longobardi non ha personalità giuridica? Domande di questo genere si possono fare solo avendo una visione semplicistica dell'istituto. Infatti quando il marito contrae matrimonio paga al padre il mundio e il giorno dopo fa una donazione alla donna che avrà quindi dei beni propri (Dono del mattino, introdotto da Liutprando nel diritto longobardo). Vi è lo scambio dell'anello, che avviene al momento dello scambio delle promesse del matrimonio. Per il matrimonio è necessaria la volontà di entrambi di sposarsi, e la presenza della volontà esclude la compravendita della donna.
Il mundio è il potere del marito sulla donna o del padre sulla figlia che accompagna la donna tutta la vita, è come un controllo dell'uomo sulla donna che viene ritenuta poco capace nella gestione dei beni.
Il mundio è un istituto di carattere patrimoniale ed è considerato un vero e proprio valore. Il marito deve risarcire il padre perché ha perso il mundio che ha un valore economico ( che sta nella possibiltà di controllare i beni della donna).
Il mundio è una consuetudine affermata nel diritto longobardo che avrà poi molto seguito. Si pensi a quale importanza possa avere avuto il mundio in rapporto alle Chiese.
Sempre riguardante la famiglia è l'argomento che riguarda la gestione del suo PATRIMONIO.
Nel diritto longobardo vi è i controllo il più possibile accentuato sulla gestione dei beni di famiglia.
Questo riflette lo stesso tipo di preoccupazione che aveva spinto i Romani a distinguere tra res mancipi e nec mancipi. Nel diritto Longobardo i beni che appartengono alla famiglia hanno molta più tutela dei patrimoni che appartengono al singolo ( per intenderci quello che poteva essere per i Romani il peculium quasi castrense ). La dottrina dell?ottocento ha interpretato questa dispiplina come isitituto germanico, nel senso che si pensava che il diritto germanico prevedesse solo la proprietà collettiva. Sempre per l'ottocentista anche i bambini non ancora nati avevano diritto ad essere proprietari, poiché i beni collettivi non erano alienabili.
Nel Medioevo non si pensava a queste razionalizzazioni, ma si costruivano semplicemente istituti.
Per quanto riguarda il diritto longobardo esso dà forte importanza al formalismo e alla stabilità del diritto. Nell'Editto si cerca ritualità e stabilità.
Nel diritto longobardo è importante l'autorità del re che si presenta in primo luogo come supremo magistrato.
Due istituti importanti sono la WADIA e il LAUNEGILD.
Il termine Wadia è germanico e per molti è stato copiato dal termine latino vadimonium con il quale ha molte analogie di contenuto. Nel trasferimento di proprietà e nell'assunzione delle obbligazioni, la ritualità longobarda pretende un segno tangibile dell'obbligazione, cioè un oggetto dato dal debitore al creditore. La Wadia era una garanzia che si dava a un terzo o a un fideiussore con la garanzia che si sarebbe andati in giudizio se qualcuno non avesse adempiuto l'obbligazione.
Per quanto riguarda le donazioni queste sono istituti giuridici molto difficili da inquadrare perché prevedono atti di volontà al pari dei contratti, ma atti di volontà unilaterali. La donazione era però molto diffusa nella società medievale. Vi era un trasferimento diffuso di beni da privati, per lo più ricchi, a enti ecclesiastici che li ricevevano e si impegnavano a un'attenzione spirituale verso il donatore, che tuttavia non può essere considerata controparte del contratto.
Poiché la volontà era unilaterale, non è molto difficile recedere dal contratto. Si tornava spesso indietro dalle donazioni.
Con il LAUNEGILD il donatario che riceve il dono corrisponde un prezzo simbolico per evitare la pratica del ritiro dei beni ricevuti.
Istituto molto interessante è infine il PROCESSO.
Rotari promulgò l'Editto per la litigiosità del suo popolo, onde evitare la faida, attraverso la quale il popolo longobardo era solito regolare le sue questioni.
La diffusione della Faida era un problema sociale e il tariffario dell'Editto serviva a fermarla. LA preoccupazione per la faida è anche alla base del processo longobardo il cui scopo è trovare un vincitore e un soccombente e non accertare i fatti accaduti come accade oggi e come accadeva nel diritto romano. Il processo longobardo ha come obiettivo principale quello di ristabilire la pace, colmare inimicizie che possono avere alla base questioni penali, ma anche civili.
Come si stabiliva il vincitore?
In diversi modi: con un duello da combattere con armi vere o con randelli. Chi vinceva aveva l'obbligo di acquietarsi. Oppure con un giuramento del convenuto insieme ad altri, che potevano cambiare di numero a seconda del valore della causa e prendevano il nome di coniuratores o aidos o sacramentales; essi non giuravano da testimoni perché giuravano sulla credibilità della persona e non sui fatti.
Il giudice non accerta la verità, ma deve proclamare chi vince e chi perde questa "gara ludica". Nel caso di processo penale chi superava la prova poteva ritenersi purificato. Se soccombeva doveva obbligarsi con la controparte con la Wadia aprendo la strada in caso di inadempienza alla pigneratio privata.
Ilgiuramento era molto più accettato del duello, con il quale spesso anche il malvagio riusciva a farla franca. Duello poco accettato soprattutto dal popolo romano, sia per la fede cristiana, sia perché si credeva ormai poco nell'intervento divino nel duello, perché era una visione pagana. Nemmeno l'idea che a decidere fosse un unico Dio piaceva ai cristiani e Gundobado, il re longobardo che per la prima volta sanzionò questa idea, fu preso molto di mira dai Vescovi.
In generale comunque i Longobardi non si fidavano dell'interventio divino nel duello e Liutprando non vi vedeva affatto uno iudicium dei. All'epoca carolingia una ventata di germanesimo lo riporta in auge. Il processo longobardo attraversa anche un periodo di ambigua romanizzazione. I legislatori infatti invitano i giudici a servirsi delle testimonianze , anche se molto spesso ci si rifà a giuramenti collettivi che sono comunque poco amati a causa del rischio di spergiuro.
Inoltre si introduce la prova scritta , si ha testimonianza del iudicium iudicati.
Spero di esservi stata utile, ho anche aggiunto qualche informazione sul processo che è presente nel libro, scusate se mi sono molto dilungata, ma non ho saputo essere più sintetica.
Buona serata.

400615 ha detto...

Ciao marco proverò a riassumerti la lezione…se sbaglio correggetemi!Abbiamo parlato della famiglia nel diritto longobardo affrontandone due aspetti,la condizione della donna e il patrimonio.Per quanto riguarda il primo,esso ruota intorno all’ istituto giuridico del mundio che è un’autorità esercitata da un’uomo di età adulta nei confronti di tutte le donne.Quando una donna si sposa il mundio viene ceduto dal padre al marito e ciò ha fatto pensare che il matrimonio fosse una compravendita della donna ,cosa smentita dalla donazione che il marito effettua in favore della moglie il giorno successivo al matrimonio detta “dono del mattino” o per esempio dallo scambio degli anelli voluto dalla chiesa ,consolidando la volontà dei due di sposarsi,che dimostrano che la donna è un soggetto con una propria volontà.Il mundio infine serve per tutelare l’integrità dei beni della donna.Esiste anche un mundio sulle chiese.Per quanto riguarda il patrimonio si sente l’esigenza di garantire al gruppo, alla comunità il godimento dei beni,esigenza che trova manifestazione legislativa nella difficoltà di alienazione di questi.Si inizia a parlare di casa come titolare di beni,dove chi vi abita ne ha il godimento,così che i figli ne potranno godere ma non potranno alienarli perché non pienamente titolari.Abbiamo poi parlato di due istituti giuridici:la wadia e il launegild.Il primo,che mostra una evidente parentela etimologica con il vadimonium romano,utilizzata nel trasferimento di proprietà e nelle assunzioni di obbligazioni prevede la consegna del debitore al creditore di un oggetto detto appunto wadia, mediante un intermediario garante o fideiussor,garantendo in questo senso che qualora qualcuno non avesse adempiuto si sarebbero recati in tribunale,affidando all’autorità pubblica il compito di garantire le obbligazioni tra privati.Il launegil(controprestazione simbolica) prevede che il donatario consegni una somma simbolica al donante per impedire la revoca della donazione,rendendo stabile tale istituto.Infine il rito processuale longobardo finalizzato ad evitare le faide, prevede l’individuazione di un vincitore e un soccombente, non è volto ad accertare i fatti ma a ristabilire la pace,eliminando le inimicizie sorte sia per questioni civili che penali.Può essere effettuato sotto forma di duello in cui li vincitore avrà ragione,anche se non necessariamente i fatti si sono svolti secondo la sua versione.cisiamo fermati qui ,spero di esserti stata utile.

Anonimo ha detto...

Grazie Matr 400710, anch'io non sono potuta venire a lezione ieri e volevo chiedere cosa aveva spiegato il prof.
Volevo sapere, se mercoledi 26 marzo c'è lezione. Grazie e Buona Pasqua a tutti voi!
Chiara. Matr 238007

Anonimo ha detto...

GRAZIE MILLE ALLA MATRICOLA 400710 E ALLA MATRICOLA 400615!!!!
SIETE VERAMENTE MOLTO GENTILI E DISPONIBILI...GRAZIE TANTE ANCORA!!!!

Anonimo ha detto...

salve a tutti,
ho letto sul blog (che seguo tutti i giorni)che l' esonero prima delle sessioni di esame é aperto solo ai frequentanti.
Io lo scorso anno ho seguito tutte le lezioni ed i seminari il pomeriggio. Volevo chiedere se potevo sostenere l' esonero.Grazie mille per la disponibilità e per tutte le informazioni utili che scrivete.


P.S.Buona Pasqua a tutti!!!

Chiara ha detto...

Credo che anche se hai frequentato le lezioni dello scorso anno, tu possa tranquillamente fare l'esonero, anche perchè gli argomenti penso siano gli stessi Comunque per maggior sicurezza ti conviene parlare direttamente con il prof. Ciao e Buona Pasqua a tutti voi!

Coco e Chanel ha detto...

Sì, le lezioni riprenderanno il 26 Marzo. Buona Pasqua a tutti voi!

Anonimo ha detto...

Salve a tutti volevo augurare buona pasqua e ringraziare sia ilprof Conte che la Dott.ssa di Paolo per aver chiarito dei concetti delle ultime lazioni
Buono studio a tutti!

Andrea Avella ha detto...

Tant auguridi buona Pasqua a tutti..

Futura ha detto...

Vlevo fare gli auguri di buona Pasqua a tutti voi...

Futura ha detto...

Non so se può essere utile a qualcuno però volevo provare a fare il punto sugli istituti longobardi affrontati fin'ora a lezione.

Innanzitutto gli elementi utili per capire gli istituti longobardi sono l'IMPORTANZA DEL FORMALISMO; la PREOCCUPAZIONE PER LA STABILITA'; al contrario di oggi che si vuole favcorire la mobiltà delle ricchezze (v. la Borsa), la stabilità era necessaria perché la società viveva in una insicurezza dilagante; l'AUTORITA' DEL RE, il quale si presenta in primo luogo come il Supremo Magistrato del Regno che deve riportare la pace nella società.

I due istituti affrontati sono i contratti e le donazioni.

Nel trasferimento della proprietà e nell'assunzione delle obbligazioni si impone un segno tangibile, come la consegna rituale di un oggetto dal debitore al creditore come simbolo della promessa. Essa ha origine nel processo, nel quale ha la funzione di garanzia del credito.
Quindi il rapporto obbligatorio è legato ad una struttura di diritto pubblico che tuteli certe situazioni. LA WADIA era, appunto, la garanzia che si dava ad un terzo garante (fideiussore), il quale tratteneva un bene delle due parti in attesa, nel caso di non adempimento di una delle due, che il processo stabilisse chi aveva torto.
Il problema delle donazioni, invece, era che avendo esse volontà unilaterale, non hanno un equilibrio economico e quindi, non essendoci un corrispettivo è possibile che il donante cambi (sempre in maniera unilaterale) idea.
Dal momento che la società, come abbiamo detto prima, cercava la stabilità, si cercò di stabilizzare questo istituto con il LAUNEGILD: durante la donazione, viene data una somma simbolica (ritualità) simile al numus unuum romano.

Spero di aver toccato i punti essenziali...

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, vorrei gentilmente sapere se la data dell'esonero ci verrà comunicata anticipatamente o se sarà effettuato durante un qualsiasi giorno di lezione. Grazie mille anticipatamente.

Coco e Chanel ha detto...

In altri post è stato scritto dalla Dott.ssa Di Paolo che appena si saprà la data dell'esonero e la parte del programma da portare verremo avvisati, e che in ogni caso è sempre meglio essere al pari col programma per essere pronti in ogni momento. Ciao.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,non essendo potuta venire a lezione oggi potreste dirmi gentilmente gli argomenti affrontati dal professore ed eventuali chiarimenti o avvisi comunicati.Grazie mille anticipatamente.

Anonimo ha detto...

CIAO RAGAZZI!!
OGGI NON SONO POTUTO VENIRE A LEZIONE!!QUALCUNO MI PUò DIRE COSA HA SPIAGATO IL PROFESSORE???GRAZIEEEEE IN ANTICIPO!!!

Coco e Chanel ha detto...

Per Marco e matr. 281904


Il Professore oggi a lezione ha continuato a parlare del processo longobardo e inoltre ha spiegato l'assetto dell'Italia tra VII e VIII sec., in particolare riferendosi al rapporto ormai leso fra Chiesa e Bizantini.

Provo a riassumere il contenuto della lezione.
Come sappiamo il processo longobardo è molto distante da quello romano, infatti scopo del processo longobardo non è stabilire un diritto o una colpevolezza, bensì far cessare l'inimicizia e far tornare la pace. E' bene notare anche che all' epoca carolingia non si parla di processo,ma di PLACITO ( cioè lo si intende come una soluzione che piaccia a tutte e due le parti). Il processo longobardo è caratterizzato dalle ORDALIE ossia da procedimenti che stilizzano la lotta e designano un vincitore dello scontro trasformando la faida in un gioco. Quali sono questi giochi? Alcuni esempi:
-Duello ( ci si sfidava o a chi moriva per primo, o a chi si feriva per primo, o a bastoni );
-Acqua fredda o acqua calda dove venivano gettati gli imputati: se rimanevano a galla erano colpevoli altrimenti innocenti;
-Calderone del fuoco: si doveva raccogliere un sassolino nel fuoco, poi si curavano le ferite e se queste entro 3 gg. si chiudevano la persona imputata era innocente.
Il processo longobardo quindi produce proprio un allontanamento dal diritto classico, e vi furono perciò anche tentativi da parte dei Longobardi, soprattutto di Liutprando, di ritornare ad un minimo di forma processuale.
Altra caratteristica del processo longobardo è il GIURAMENTO che serve per accertare il fatto che il testimone dice la verità. O almeno oggi è così. Nel processo longobardo il giuramento aveva a che fare con la credibilità dell'imputato; egli portava al processo delle persone che giuravano sulla sua onorabilità.
LIUTPRANDO è un re longobardo che ascolta con attenzione le richieste della Chiesa che ancora in quel tempo non faceva parte dei territori longobardi. D'altra parte però si vuole impossessare di Ravenna e la conquista nel 726, per poi abbandonare la città poco dopo.
I rapporti del papa con Costantinopoli sono sempre più distaccati perché in primo luogo, nel VII secolo, inizia la conquista d'Europa da parte degli Arabi, che si insediano in Sicilia e successivamente in parte della penisola iberica. Questo provoca confusione einquietudine nella Chiesa che si sente tagliata fuori dai rapporti con Bisanzio. Inoltre nel 726 si diffonde l'eresia Iconoclasta. L' ICONOCLASTIA significa avversione nei confronti delle immagini cioè delle icone.L'Idea della sacertà iconoclasta non prevedeva la sua rappresentazione. Secondo l'iconoclasta l'idea della divinità di Dio è espressa dal fatto che l'uomo non lo può raffigurare.
La Chiesa dichiara eretica la dottrina iconoclasta, e questo fatto produce una frattura gravissima tra Papa e impero di Costantinopoli. Da questo momento la Chiesa si impegnerà in una lunga attività per cambiare l'assetto istituzionale in occidente. Come non pensare a un aiuto dai fedeli? E se oltre alla fedeltà alla Chiesa si aggiungesse anche la ricerca di un potere politico sotto la cui ala trovare portezione? Perché non pensare ai Franchi?
I Franchi furono il primo popolo barbaro a convertirsi al cristianesimo abbandonando l'eresia ariana. La relazione tra Chiesa e Franchi fu sempre positiva e i loro rapporti si rinforzarono ancora di più nel momento del mutamento di dinastia in Francia.
Il figlio di Carlo Martello, Pipino, voleva deporre Childerico. Pipino era un maggiordomo e per farlo aveva bisogno di una legittimazione. Nel 751 Papa Zaccaria scrive una lettera decretale con valore normativo con la quale stabilisce il principio per cui chi esercita le funzioni di sovrano di fatto, lo sia di diritto. Pipino lo diventa di diritto.
Da quel momento il Papa acquista il diritto di deporre i sovrani . La Chiesa si intromette ancora con Stefano II. Il papa infatti si intrattiene molto a lungo in Francia con Pipino e i suoi figli Carlomanno e Carlo e nella Chiesa di Saint Denis li inge come patrizi dei Romani. Ciò crea non pochi problemi giuridici perché Pipino dopo l'autorizzazione di Zaccaria a diventare sovrano era già stato unto da parte del Vescovo.L'unzione è come una specie di sacramento, e come tutti i sacramenti si potrebbe ricevere una sola volta. La seconda unzione però non è a re dei Franchi, ma è un'unzione che gli conferisce un titolo che non è franco ma bizantino, di patrizio dei Romani.
Il Papa sperava in questo modo che i Franchi conquistassero l'Italia e perché no? Diventassero imperatori.
I Franchi fanno una promessa alla Chiesa chiamata PROMESSA CARISIACA, cioè di dare al Papa i territori che si prevedeva di tigliere ai bizantini. Pipino organizzò tra 724 e 726 due spedizioni militari in Italia contro i Longobardi durante le quali sconfisse re Astolfo e riconsegnò al Pontefice l'Esarcato e la Pentapoli, i territori un tempo di dominio bizantino che si estendevano dall'odierna Emilia Romagna alle Marche.Un'altra importante conquista fu quella dell'Italia longobarda, che venne inserita nei domini franchi pure mantenedo la propria denominazione ( regnum longobardorum ) e le proprie strutture politico amministrative. Difendendo il Papa e sonfiggendo i Longobardi, Carlo Magno si presentava come re dei franchi e dei longobardi e nuovo re cristiano , massimo difensore della Chiesa di Roma. Questo ruolo fu formalizzato definitivamente nell'800, quando Papa Leone III , che , nella lotta tra famiglie dell'aristocrazia romana era stato accusato du gravissimi peccati come lo spergiuro e l'adulterio, si rivolse a Carlo per un aiuto. Recatosi a Paderborn, fu ricondotto a ROma dietro scorta militare ; a Roma lo raggiunse lo stesso Carlo Magno che, il giorno di Natale, dopo il giuramento di Purgazione da parte del Papa e durante la successiva cerimonia, fu incoronato imperatore dallo stesso Papa.
Da qui parte l'idea del Papa e di Carlo di ricostituire il Sacro Romano Impero.

ciao ciao.

Anonimo ha detto...

GRAZIE MILLE MATRICOLA 400710!!!

Anonimo ha detto...

Grazie mille per la più che efficiente risposta...ciao

leti ha detto...

Ciao a tutti, su questo innovativivo e utilissimo blog ho letto che il 17 aprile alle ore 15 ci sarà l'esonero..è necessaria la prenotazione?perchè sul sito dell'università non risulta nulla e non so come prenotarmi...inoltre volevo sapere se c'è qualcuno così gentile da riassumermi la lezione di oggi visto che non ho potuto esserci...grazie in anticipo!

Anonimo ha detto...

leti credo che ti sei sbagliata... forse hai letto i post vecchi dell'anno scorso... controlla bene!! cmq l'esonero dovrebbe essere fatto a maggio e in un giorno qualsiasi di lezione... per ora ho capito questo!!