mercoledì 30 novembre 2016

Lezione del 29 novembre 2016

La riscoperta del mondo antico inteso come passione per l’arte, la filosofia e la cultura del mondo greco e romano, non fu l’unica novità, introdotta con l’umanesimo, a toccare il fenomeno giuridico.
Esso fu soggetto a molti mutamenti, strettamente legati ai fermenti politici e religiosi della nuova epoca moderna.
Il primo dei fenomeni storici che si ripercosse sul diritto fu la crisi profondissima dell’universalismo della Chiesa, sviluppatasi progressivamente fin dal Trecento. A partire dal regno di Francia, in cui con l’assemblea di Vincennes del 1329 nacque la Chiesa Gallicana, crebbe in Europa un movimento di nazionalizzazione ed indipendenza delle Chiese regionali rispetto alla Sede Romana che prefigurò la riforma del XVI secolo. Persino il cattolicissimo regno di Aragona non rimase immune a questa nuova tendenza e le pressioni al papa per l’ottenimento di un tribunale dell’Inquisizione parzialmente indipendente e nazionale si fecero sempre più insistenti. La rottura di questo universalismo mise in crisi anche molti concetti alla base dell’utrumque ius.
Un secondo elemento di profondo mutamento è rappresentato dalla stagione delle scoperte geografiche, nel quale è anche possibile intravedere l’ultimo tentativo di universalismo da parte della Chiesa che rivendicò le proprie prerogative in ordine alla spartizione delle Americhe, sulla base dell’antico falso della donazione costantiniana. Le spinte espansionistiche nel nuovo mondo, inoltre, provennero dai due regni cattolici per eccellenza: la Spagna ed il Portogallo; l’allargamento dei confini nazionali fu, perciò, strettamente collegato alla missione di espansione della cristianità. L’esplorazione ed il colonialismo iberici, infatti, furono volti alla conquista dei nuovi popoli e terre; essi si differenziarono profondamente da quelli di matrice commerciale attuati successivamente da Inghilterra ed Olanda. L’allargamento del panorama geografico, tuttavia, portò con sé anche problematiche di carattere giuridico, legate soprattutto alla questione della sovranità al di fuori dei propri confini ed ai diritti delle popolazioni conquistate.
I mutamenti dell’era moderna, inoltre, furono anche la conseguenza di alcune importanti trasformazioni tecnologiche, come l’invenzione della polvere da sparo che permise l’evoluzione delle guerre e degli eserciti da locali a nazionali e la stampa. Quest’ultima ebbe un enorme impatto sul piano economico: con la stampa il bene libro divenne disponibile per un mercato molto più ampio, contribuendo ad un ampliamento della cultura grazie alla sua più facile divulgazione.
In quest’ epoca mutarono anche la mentalità e la metodologia scientifiche prima improntate ad una visione dogmatica del mondo. Con l’avvento dell’umanesimo fu forte il bisogno di eliminazione del diaframma rappresentato dalla dottrina per descrizione del mondo e dei fenomeni in esso compresi; tale descrizione, infatti, divenne infatti analitica e rispondente all’osservazione della realtà naturale. Anche questo cambio di mentalità incise sul diritto:
-       Si cominciò a concepire la realtà in eterno divenire: essa, pertanto, avrebbe potuto non essere qualificata giuridicamente dalle leggi già vigenti, necessitando di nuovi interventi che la regolassero.
-       Anche nel diritto si affermò l’idea di descrizione analitica degli istituti, preludio di una nuova mentalità non più rispondente ai principi della conoscenza mediante la dialettica ma di tipo sistematico.
Il germe della Riforma protestante del XVI secolo, che portò al più grande mutamento degli assetti istituzionali sia religiosi che politici europei, si instaurò circa un secolo prima. Oltre ai movimenti per la nazionalizzazione delle chiese regionali, al crescente fastidio per i sistemi di controllo dei beni da parte della Chiesa (v. ad esempio il sistema di dispense e di controllo delle indulgenze da parte della cancelleria papale) si aggiunse una trasformazione della sensibilità religiosa che non di rado sfociò in irrequietezze dottrinali e i contrasti teologici asperrimi (un esempio fra tutti, la predicazione e la repressione di G. Savonarola sotto la signoria di Lorenzo il Magnifico). Queste agitazioni esprimevano il più delle volte una crescente intolleranza nei confronti dell’autorità del clero all’interno della società. La passione rinascimentale per l’antico sul piano religioso si tradusse in una nostalgia per il cristianesimo delle origini. Le numerose testimonianze della letteratura cristiana antica, infatti, denunciavano un grandissimo divario tra la chiesa evangelica dei primi secoli dopo Cristo, molto vicina alla sua predicazione, e l’assetto fortemente strutturato e gerarchizzato della Chiesa del ‘500, protesa a conservare il controllo economico e giurisdizionale dei propri poteri. Furono queste le ragioni che spinsero Lutero a proporre, anche violentemente, la propria dottrina cd della giustificazione per fede basata su di una nuova visione della salvezza che si incentrava sul rapporto diretto tra il fedele e la divinità senza la necessaria intermediazione del clero corrotto.
Anche la Riforma ebbe conseguenze molto importanti per il diritto. Il movimento di autonomizzazione delle chiese si acuì e le chiese riformate si spogliarono di molte funzioni che in precedenza erano state appannaggio esclusivo della sfera ecclesiastica. Questo comportò un incremento ed una “secolarizzazione” della regolazione, anche minuziosa, della vita quotidiana dei cittadini-fedeli. Le autorità laiche si impossessarono delle funzioni “abbandonate” dalle chiese, determinando l’eliminazione delle “due sfere” che aveva caratterizzato tutto il medioevo.
I movimenti di riforma diffusi in tutta Europa contribuirono, grazie alle migrazioni per motivi religiosi, alla mescolanza della cultura europea. La predicazione calviniana, ad esempio, esercitò la propria influenza anche in contesti rimasti formalmente cattolici, come la Francia e l’Italia.

Alla fine del XVI secolo il volto dell’Europa e del mondo intero erano cambiati.
A cura di Chiara Casuccio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quale sarebbe il file di e learning inerente a questa lezione? Grazie Mille

Emanuele Conte ha detto...

Non c'è testo sulla piattaforma. Informatevi su enciclopedie e internet.
Il testo di Mazzacane è relativo alla lezione di oggi