La riscoperta del mondo antico inteso
come passione per l’arte, la filosofia e la cultura del mondo greco e romano,
non fu l’unica novità, introdotta con l’umanesimo, a toccare il fenomeno
giuridico.
Esso fu soggetto a molti mutamenti,
strettamente legati ai fermenti politici e religiosi della nuova epoca moderna.
Il primo dei fenomeni storici che si
ripercosse sul diritto fu la crisi
profondissima dell’universalismo della Chiesa, sviluppatasi
progressivamente fin dal Trecento. A partire dal regno di Francia, in cui con
l’assemblea di Vincennes del 1329
nacque la Chiesa Gallicana, crebbe in Europa un movimento di nazionalizzazione
ed indipendenza delle Chiese regionali rispetto alla Sede Romana che prefigurò
la riforma del XVI secolo. Persino il cattolicissimo regno di Aragona non
rimase immune a questa nuova tendenza e le pressioni al papa per l’ottenimento
di un tribunale dell’Inquisizione parzialmente indipendente e nazionale si fecero
sempre più insistenti. La rottura di questo universalismo mise in crisi anche
molti concetti alla base dell’utrumque
ius.
Un secondo elemento di profondo
mutamento è rappresentato dalla stagione
delle scoperte geografiche, nel quale è anche possibile intravedere
l’ultimo tentativo di universalismo da parte della Chiesa che rivendicò le
proprie prerogative in ordine alla spartizione delle Americhe, sulla base
dell’antico falso della donazione costantiniana. Le spinte espansionistiche nel
nuovo mondo, inoltre, provennero dai due regni cattolici per eccellenza: la
Spagna ed il Portogallo; l’allargamento dei confini nazionali fu, perciò,
strettamente collegato alla missione di espansione della cristianità.
L’esplorazione ed il colonialismo iberici, infatti, furono volti alla conquista
dei nuovi popoli e terre; essi si differenziarono profondamente da quelli di
matrice commerciale attuati successivamente da Inghilterra ed Olanda.
L’allargamento del panorama geografico, tuttavia, portò con sé anche
problematiche di carattere giuridico, legate soprattutto alla questione della
sovranità al di fuori dei propri confini ed ai diritti delle popolazioni
conquistate.
I mutamenti dell’era moderna, inoltre,
furono anche la conseguenza di alcune importanti trasformazioni tecnologiche,
come l’invenzione della polvere da sparo
che permise l’evoluzione delle guerre e degli eserciti da locali a nazionali e
la stampa. Quest’ultima ebbe un
enorme impatto sul piano economico: con la stampa il bene libro divenne
disponibile per un mercato molto più ampio, contribuendo ad un ampliamento
della cultura grazie alla sua più facile divulgazione.
In quest’ epoca mutarono anche la mentalità e la metodologia scientifiche
prima improntate ad una visione dogmatica del mondo. Con l’avvento
dell’umanesimo fu forte il bisogno di eliminazione del diaframma rappresentato
dalla dottrina per descrizione del mondo e dei fenomeni in esso compresi; tale
descrizione, infatti, divenne infatti analitica e rispondente all’osservazione
della realtà naturale. Anche questo cambio di mentalità incise sul diritto:
-
Si cominciò a concepire la realtà in eterno divenire:
essa, pertanto, avrebbe potuto non essere qualificata giuridicamente dalle
leggi già vigenti, necessitando di nuovi interventi che la regolassero.
-
Anche nel diritto si affermò l’idea di descrizione
analitica degli istituti, preludio di una nuova mentalità non più rispondente
ai principi della conoscenza mediante la dialettica ma di tipo sistematico.
Il germe della Riforma protestante del XVI secolo, che portò al più grande
mutamento degli assetti istituzionali sia religiosi che politici europei, si
instaurò circa un secolo prima. Oltre ai movimenti per la nazionalizzazione
delle chiese regionali, al crescente fastidio per i sistemi di controllo dei
beni da parte della Chiesa (v. ad esempio il sistema
di dispense e di controllo delle indulgenze da parte della cancelleria
papale) si aggiunse una
trasformazione della sensibilità religiosa che non di rado sfociò in
irrequietezze dottrinali e i contrasti teologici asperrimi (un esempio fra
tutti, la predicazione e la repressione di G.
Savonarola sotto la signoria di Lorenzo il Magnifico). Queste agitazioni esprimevano il più
delle volte una crescente intolleranza nei confronti dell’autorità del clero
all’interno della società. La passione rinascimentale per l’antico sul piano
religioso si tradusse in una nostalgia per il cristianesimo delle origini. Le
numerose testimonianze della letteratura cristiana antica, infatti,
denunciavano un grandissimo divario tra la chiesa evangelica dei primi secoli
dopo Cristo, molto vicina alla sua predicazione, e l’assetto fortemente
strutturato e gerarchizzato della Chiesa del ‘500, protesa a conservare il
controllo economico e giurisdizionale dei propri poteri. Furono queste le
ragioni che spinsero Lutero a proporre, anche violentemente, la propria dottrina cd della giustificazione per fede basata su di una nuova visione della
salvezza che si incentrava sul rapporto diretto tra il fedele e la divinità
senza la necessaria intermediazione del clero corrotto.
Anche la Riforma ebbe conseguenze molto
importanti per il diritto. Il movimento di autonomizzazione delle chiese si
acuì e le chiese riformate si spogliarono di molte funzioni che in precedenza
erano state appannaggio esclusivo della sfera ecclesiastica. Questo comportò un
incremento ed una “secolarizzazione” della regolazione, anche minuziosa, della
vita quotidiana dei cittadini-fedeli. Le autorità laiche si impossessarono
delle funzioni “abbandonate” dalle chiese, determinando l’eliminazione delle
“due sfere” che aveva caratterizzato tutto il medioevo.
I movimenti di riforma diffusi in tutta
Europa contribuirono, grazie alle migrazioni per motivi religiosi, alla
mescolanza della cultura europea. La predicazione calviniana, ad esempio,
esercitò la propria influenza anche in contesti rimasti formalmente cattolici,
come la Francia e l’Italia.
Alla fine del XVI secolo il volto
dell’Europa e del mondo intero erano cambiati.
A cura di Chiara Casuccio
2 commenti:
quale sarebbe il file di e learning inerente a questa lezione? Grazie Mille
Non c'è testo sulla piattaforma. Informatevi su enciclopedie e internet.
Il testo di Mazzacane è relativo alla lezione di oggi
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