martedì 5 dicembre 2017

Lezione del 4 dicembre 2017

Al centro del diritto della prima età moderna si colloca linterpretazione tanto dottrinale quanto giurisprudenziale dal momento che il panorama giuridico del 1600 non si mostra formalmente così diverso da quello quattrocentesco ma nella sostanza le profonde differenze giuridico-normative sono dettate dalla rilevanza del complesso di interpretazione che si affianca alla legge e finisce per diventare la vera protagonista di questo momento.
La società percepisce il complesso del diritto come qualcosa di accessibile solo agli esperti e per questo motivo si guarda con grande diffidenza al fenomeno giuridico. (si vedano gli esempi letterari di François Rabelais e di Traiano Boccalini). La società e, soprattutto, gli esponenti della cultura (vd. Campanella) caldeggiano una radicale riduzione del numero delle norme e  una semplificazione drastica del diritto. Il tema principale è il problema del valore da attribuire alle varie forme di interpretazione che, per esempio, nei paesi di Common Law  si traduce nella regola dello stare decisis. Le precedenti pronunce hanno, indubbiamente, un forte potere di orientamento anche in paesi di Civil Law nonostante il giudice non sia tenuto a stare decisis.
Tra 1600 e 1700 alcuni dei giuristi più importanti sono Giovanni Battista De Luca, Gianvincenzo Gravina e Ludovico Antonio Muratori che hanno forti legami con la Chiesa tanto che solo Gravina non è un ecclesiastico. Lopera principale di G.B. De Luca è il theatrum veritatis et iustatiae una vera e propria enciclopedia del diritto dal momento che ha lambizione di trattare di tutto il diritto vigente. Questopera ebbe una grandissima fortuna attestata dal fatto che ancora oggi si contano numerosissime edizioni. Lopera si compone di vota e di decisiones in forma di discorso; il caso viene spiegato e successivamente vengono motivate le ragioni della decisione. De Luca compone anche altre opere come Il dottor volgare in quattro volumi in cui decide di illustrare il diritto vigente in italiano (nella lingua volgare). Quello di De Luca è un notevole sforzo di razionalizzazione del sistema che offre una chiara classificazione delle fonti del diritto che sono:
1.      decisiones dei tribunali (frutto dellinterpretazione giurisprudenziale);
2.      vota o responsa (anchessi frutto dellinterpretazione giurisprudenziale);
3.      le dottrine basate sulle fonti dello ius commune (glosse e commentari);
4.      trattati e quaestiones astratte (Bartolo e Baldo);
5.      opere di autori del 500 e 600 ;
6.      consilia che contengono utili argomenti ma sono di parte a differenza delle prime due fonti;

7.      insegnamenti della teologia morale (scuola di Salamanca) che sono collegati alla crescente importanza da una parte del foro interno e dallaltra della confessione che si pone come la differenza principale tra i paesi cattolici e protestanti.

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