mercoledì 21 maggio 2008

La cesura del 1789



Qualcuno ha chiesto di riprendere il filo della lezione di oggi; chi vuole rispondere potrebbe prendere spunto da questa raffigurazione degli ideali della rivoluzione francese.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve dottoressa Di Paolo,le chiedo scusa per la domanda che può sembrare sciocca ma io mi sono prenotata per sostenere l'esonero il 4 giugno però non posso sostenere l'esame il 9 in quanto devo superare prima quello di diritto romano. Se supero l'esonero posso comunque sostenere l'esame magari a luglio solo sulla parte rimanente del libro di cortese e sulla parte del birocchi?
Grazie mille
Stefania Brigante 404666.

Anonimo ha detto...

scusatemi tanto ma se io volessi fare l'esame non al primo appello ma a quelli successivi quando devo fare il test scritto??
cmq il 4?grazie....

Anonimo ha detto...

L'immagine è molto chiara. Sono presenti le ultime vestigia del passato ormai inermi, vittime della nuova, strabiliante, invenzione del secolo che rende la morte più sopportabile. Viene messa al centro geometrico della rappresentazione la bilancia, la nuova giustizia.

[com'è possibile giustificare un ordinameno statale e giuridico sul sangue? E con quali motivazioni si potrebbe impedire una nuova rivoluzione sanguinosa? E' ormai valida l'idea che è possibile uccidere, massacrare e derubare per una "giusta causa". Cosa succederà quand arriverà una nuova "giusta causa" a scompaginare gli assetti sociali?]

C'è la spada, la legge, la sanzione. C'è la luce, il sole: si strappa il presente dalle tenebre.

Ma la cosa di gran lunga più interessante sembra essere il segno più evidente della razionalità del nuovo metodo scientifico: l'occhio. L'occhio illuminista, l'occhio di Dio, l'occhio della massoneria.

E' a dir poco difficile svolgiere studi sulla massoneria. I documenti non sono consultabili, o esistenti (?!) o altro. A me sembra esserci, in ogni caso, un vago legame tra la fraternitè francese e la fratellanza degli adepti massoni. Un chiaro legame fra l'illuminismo della rivoluzione e l'occhio massone.

Gradirei molto approfondire la questione.

Anonimo ha detto...

Scusatemi. Il mio post non era,ovviamente, un tentativo di riassumere la lezione di oggi, ma solo una mia riflessione.

Anonimo ha detto...

Dottoressa di paolo,volevo chiederle un consiglio.
Io ho preso 18 all'esonero(ed ero convinto di aver preso almeno 26...),il 4 avrei dei problemi a rifare l'esonero e il 9 è per me necessario superare l'esame perchè a luglio ne ho altri 3.
Sono del terzo anno e ho una buona media(25)
Secondo lei posso tranquillamente venire il 9 giugno e sperare di mantenere quella media (o comunque superare il 21/22) oppure per prendere di più conviene rifare l'esonero se no rischio solo bocciature o un 18 abbastanza triste in quanto seguo sempre?
Marco

Dott.ssa Silvia Di Paolo ha detto...

Per Stefania: sì, può conservare il voto dell'esonero e scegliere di sostenere l'esame orale in un appello di qualunque sessione dell'anno accademico in corso.
In bocca al lupo!

Per Marco: se raggiunge una preparazione molto solida, si presenti pure all'esame orale del 9. Questo è il mio consiglio in riferimento alla sua situazione. Il fatto di aver seguito tutte le lezioni vedrà che le gioverà molto.
In bocca al lupo anche a Lei!

Unknown ha detto...

buongiorno dottoressa Silvia di Paolo le volevo chiedere gentilmente se era possibile avere qualche altra domanda relativa ai primi undici capitoli per poterci esercitare per il test scritto del 4 giugno!
anche se non sara' possibile la ringrazio ugualmente per la sua disponibilita'!

Dott.ssa Silvia Di Paolo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Grazie dottoressa Di Paolo, gentilissima come sempre.
Stefania Brigante 404666

Anonimo ha detto...

ciao a tutti! io ho superato l'esonero di medievale,ma non posso sostenere l'orale in quanto il 9 giugno devo fare storia del diritto privato romano. Ho visto che l'esame di medievale e moderno c'è anche il 30 giugno. dunque se supero romano il 9 posso accedere a quello del 30? ho provato già a iscrivermi ma mi dice che non ci sono appelli disponibili. come è possibile?

Anonimo ha detto...

scusatemi tanto ma se io volessi fare l'esame non al primo appello ma a quelli successivi quando devo fare il test scritto??
cmq il 4?grazie....ho notato che altri prima di me hanno fatto tale domanda ma non ho letto la risposta

Unknown ha detto...

per l'anonimo: dal momento che il 9 si fara' solo l'orale la prossima occasione per fare lo scritto dovrebbe essere il 30! cioe' al secondo appello!infatti negli appelli successivi al 9 sara' possibile fare lo scritto lo stesso giorno dell'orale!
spero di essere stata chiara!

Unknown ha detto...

pe l'altro anonimo:per poterti iscrivere all'appello del 30 credo che devi aspettare qualche altra settimana! deve prima scadere quello del 9 poi sara' possibile prenotarsi a quello del 30 e cioe' quando c'e'il pallino verde accanto all'esame a cui devi iscriverti che ti sta ad indicare che l'appello e' prenotabile!per l'appello del 30 hai ancora molto tempo per iscriverti e ora non e' comunque ancora possibile!

Anonimo ha detto...

grazie mille! ma quindi se supero romano il 9 giugno posso subito fare medievale il 30 giugno?? scusa l'insistenza ma ho una confusione in testa!!!!

Unknown ha detto...

se fai l'esonero il 4 giugno e lo passi,il 30 dai solo l'orale, se invece vuoi dare lo scritto il 30, puoi scegliere di dare lo stesso giorno sia lo scritto che l'orale oppure solo lo scritto e l'orale in un altro appello! questo e' quello che ho capito io leggendo il blog! spero di non darti delle informazioni sbagliate! se hai altri dubbi chiedi pure!

Unknown ha detto...

naturalmente per fare l'orale di medievale devi prima aver dato l'esame di diritto romano!quindi se il 9 superi l'esame di romano il 30 puoi dare medievale !l'esonero scritto invece lo puoi dare anche se non hai ancora fatto diritto romano!

Anonimo ha detto...

grazie!!!! sei stata gentilissima....! lo scritto fortunatamente già l'ho fatto! è andato abbastanza bene ora speriamo bene per l'orale|

Unknown ha detto...

allora imbocca al lupo sia per diritto romano che per medievale!
ciao

Anonimo ha detto...

Salve dottoressa Di Paolo volevo chiederle cortesemente se fosse possibile inserire nel blog qualche domanda per esercitarsi per l'esonero del 4 giugno...io sono frequentante però il giorno dell'esonero purtroppo non ero presente...Grazie mille
matricola 400604

Anonimo ha detto...

scusate ragazzi, so che sto chiedendo molto, ma purtroppo non sono potuta venire alle lezioni del 12, 14 e 19 maggio... trovo il libro del Birocchi un pò complicato, quindi vi chiedo se qualcuno mi può aiutare con gli appunti,(anche ai fini di ripasso) o almeno dirmi di cosa si è parlato così forse riuscirò ad andare avanti con lo studio... sto bloccata su certi pezzi che mi stanno a fà uscì pazza;-)
comunque ringrazio tutti!!
CIAO
CHIARA

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio a tutti oggi non sono potuta venire a lezione perchè sono influenzata,volevo sapere se qualcuno poteva riassumermi ciò che è stato trattato oggi 21/05/08.
Grazie mille inanticipo.
Stefania Brigante 404666

Anonimo ha detto...

Mi dispiace molto di non aver lanciato un motivo di discussione e di confronto attraverso la mia riflessione- confronto sulla rivoluzione francese e la massoneria.
Evidentemente è molto più interessante informarsi su appelli, propedeuticità ecc.
Cosa che sarebbe meglio fare durante la pausa della lezione.

A questo punto gradirei semplicemente avere risposta da qualcuno che ne sa più di me.
Grazie.

Dott.ssa Silvia Di Paolo ha detto...

Claudia, sopra ho confuso il nome Chiara con il suo, mi spiace. Il mio apprezzamento per la sensibile lettura delle immagini era rivolto a Lei. Avrà notato che alcuni suoi colleghi fanno delle ricerche per soddisfare le proprie curiosità; perchè non prova a fare la stessa cosa? Può leggere dei testi e poi esporre l'idea che si è fatta. Questo è molto apprezzato sia da me che dal Professore. La scorsa settimana Belviso e Brigante ci hanno intrattenuto con le loro curiosità sul giusnaturalismo, mostrando aspetti molto interessanti per tutti.

Anonimo ha detto...

Credo che il parallelo con la massoneria sia veramente azzeccato,proprio sotto la bilancia è possibile notare la squadra ed il compasso, altri segni "distintivi" della Massoneria.
Non ho mai approfondito l' argomento più di tanto, ma è un dato di fatto che sia la Massoneria che l'Illuminismo affondano le loro radici nello stesso "humus", la borghesia cittadina, e sono accomunati dalle stesse pulsioni: credono in una società di uomini liberi ed uguali, hanno fiducia nel progresso e condividono sentimenti anti-cattolici. Entrambi poi fanno riferimento ad un linguaggio comune, la "fraternità", ma penso anche alla "salute pubblica", alla "umanità",alla "tolleranza" ecc.
Mentre però nell'Illuminismo c'è un rifiuto di ogni visione soprannaturale, la massoneria è convinta dell'esistenza di una "sophia perennis", di una conoscenza al di fuori del dominio della Chiesa e di quello umano, a cui si può arrivare attraverso l'iniziazione ed attraverso riti esoterici.
E proprio il rifiuto del Cristianesimo, considerato nemico della conoscenza, potrebbe essere considerato come un "traide d'union" tra un illuminismo ed un occultismo, apparentemente contraddittori ed inconciliabili.

Ma.Martyina ha detto...

buonasera dott.ssa Di Paolo,
stavo sfogliando le pagine che non bisogna studiare del manuale di Birocchi e ho notato che alcune parti spiegate dal professore in aula non sono nel programma...o sbaglio? mi riferisco alla prima parte del libro, quella intitolata"la ricerca degli umanisti"....

Anonimo ha detto...

Nella lezione del 21 il professore ha affrontato l'argomento dell'illuminismo seguendo un percorso che sfrutta le tre parole ispiratrici della rivoluzione dell'89: libertè egalitè fraternitè. La libertà è considerata bene supremo che deve essere alla base di qualsiasi forma di governo. Avevamo già visto che Montesquieu vedeva la libertà suprema nel modello costituzionale inglese: per questo con Montesquieu inizia quella tradizione che andrà poi sotto il nome di "diritto comparato". L'idea di natura non è più preconcetta, ma deve essere osservabile: in pratica si applica il metodo scientifico anche alla politica. Le forme di governo sono la monarchia (assolutismo), l'oligarchia (assolutismo temperato dalla classe più emergente) e democrazia (repubblica). Per i piccoli Stati come Venezia va anche bene la repubblica, ma per quelli grandi (la Francia per esempio) la soluzione migliore è una monarchia che sia temperata dalla distinzione dei tre poteri (legislativo, esecutivo, giurisdizionale). Il rapporto tra i tre poteri era molto diverso. Per esempio oggi esiste più che altro un potere politico in quanto governo e parlamento sono molto confusi e il governo pretende sempre più di accentuare il suo potere legislativo. Allora la fonte legge acquisì in ruolo preminente: era considerata l'espressione della volontà del popolo e quindi della libertà. La magistratura non era un potere di bilanciamento ma era solo, secondo la celebre espressione, bocca della legge e priva di qualsiasi arbitrio: si può dire che la legge predomina sul giudice. I frequenti cambi di governo inoltre avrebbero evitato l'emanazione di leggi oppressive in quanto anche chi era al potere sarebbe un giorno tornato ad essere governato.

Per quanto riguarda il termine uguaglianza esso è portato dalla fisiocrazia che trova in Quesnay il massimo esponente. La fisiocrazia darà luogo a quella che viene chiamata economia politica. Secondo tale dottrina grazie al governo della natura, l'economia può produrre ricchezza e benessere alla nazione mediante una politica economica accorta. è un passaggio fondamentale della svolta capitalistica. Queste dottrine proprongono, come detto, l'egalitè in quanto i diritti feudali che consentivano ai nobili di sfruttare ampie porzioni di terreno e concederle per lo sfuttamento, rendevano le proprietà immodificabili e non facilitavano l'evolvere dell'economia. Cioè il concessionario non poteva modificare o migliorare in alcun modo quel fondo in maniera tale da trarre un vantaggio economico e un maggiore benessere. L'economia fisiocratica è dunque legata ancora al settore agricolo. Ecco quindi che teorizzando l'uguaglianza di tutti i cittadini all'accesso alla proprietà si abolirebbero tutte le "gravezze" che impediscono il pieno sviluppo economico. Egalitè è quindi la parola d'ordine della borghesia, classe che voleva emergere e diventare vera classe dirigente e poteva realizzare questo solo aumentando la propria ricchezza e la libertà di iniziativa secondo il celebre motto di Turgot "laisser faire": è quello che avvenne nel 76 in America con la rivoluzione e la dichiarazione d'indipendenza.

Fraternitè invece prelude alle reazioni socialiste dello stato liberale. Rousseau ritiene che non sia la natura ad aver messo gli uomini uno contro l'altro ma la società civile. Questa idea di fraternità non ha però avuto grande riscontro nel corso della rivoluzione.

Cosa succede in Italia? L'Italia conosce l'illuminismo in Lombardia. Cesare Beccaria è il più famoso di questi illuministi che fanno parte del "caffè". La sua opera "dei delitti e delle pene", il più grande best seller dell'epoca rese famoso questo circolo di intellettuali soprattutto in Francia dove Cesare Beccaria fu chiamato ancora giovanissimo, ma non riuscì a sostenere la sua notorietà di fronte ai grandi filosofi francesi, per cui si dubita dell'autentica paternità dell'opera, che potrebbe esser stata scritta da Pietro Verri, che comunque rimane il vero ispiratore dell'opera. Nel libro di Beccaria sono enunciati importantissimi principi dello Stato moderno.
riserva di legge: un comportamento può essere considerato delitto solo se è ritenuto tale dalla legge. Nessun giudice può condannare un fatto ritenendolo secondo la sua opinione immorale o ilecito. Una cosa è il mondo del penale governato dalle leggi, altra cosa è il mondo della morale governato dai precetti: questo è il grande criterio della tolleranza che trova in Voltaire il suo grande paladino. aLtro grande principio enunciato è l'utilitarismo come ratio della legge: è fatto illecito solo quello che porta danno alla società; l'atteggiamento spirituale quindi non è reato. Altra riserva di legge è la pena che non può essere decisa dal giudice ma è graduata dalla legge secondo parametri ben precisi. La pena di morte è considerata dal Beccaria come inutile, in quanto non porta alcun vantaggio alla società se non un sentimento di vendetta. Le idee di Beccaria non trovarono riscontro in pratica se non negli intenti di Leopoldo di Toscana che emana la Leopoldina che accoglie molti dei principi enunciati da Beccaria: è infatti il primo codice penale che non contempla la pena di morte. Per quanto riguarda il diritto civile, la codificazione non riesce in quanto le richieste degli illuministi erano troppo rivoluzionarie in quanto abolivano ampie zone di potere dei nobili. La rivoluzione fu quindi l'unica soluzione per dar corso ai profondi cambiamenti teorizzati dagli illuministi che non erano affatto carbonari ma uomini che vivevano tutti i giorni alla luce del sole la vita politica e istituzionale. Alexis de Tocqueville grande ispiratore della sociologia nella sua opera "l'antico regime e la rivoluzione" non ritiene la rivoluzione così rivoluzionaria: egli trova una certa continutà tra l'antico regime e l'assetto successivo. é innegabile che nel diritto la rivoluzione ci sia stata: con l'editto del 4 agosto l'assemblea abolisce tutti i diritti feudali senza alcun risarcimento. La società diventa un insieme di cittadini tutti uguali, titolo che rimarrà fino a quando sarà sostituito da quello attuale di signore con cui tutti vengono appellati indistintamente dalla loro professione o ceto sociale.

Anonimo ha detto...

Ringrazio Antonio Belvisio per aver illustrato la lezione di mercoledì e poi volevo aprire una parentesi sulla fisiocrazia.
Ho fatto una ricerca e ho capito che la fisocrazia ,di cui il principale esponente è Francois Quesnay,concepisce la scienza economica come una specie di fisica sociale,basata su analisi e calcoli matematico-statici accurati.I fisiocratici sostengono una completa libertà economica e di scambio. Solo la libertà permette ai soggetti economici di trovare le vere convenienze e alla società di raggiungere il più elevato livello di ricchezza possibile.La produzione agricola è la fonte del profitto.Viene indicata come il "prodotto netto".Per loro solo il lavoro agricolo è realmente produttivo,poichè il lavoro manufatturiero si limita a trasformare un bene già esistente, ma non lo crea.Ecco perchè si ritiene che al vertice della società debbano essere posti i proprietari terrieri,immediatamente al disotto gli affittuari e i salariati agricoli,infine tutti coloro che fanno parte della "classe sterile",cioè non produttiva.Quesnay ritiene, inoltre che la regolazione economica della società sia favorita dal dispotismo illuminato ,cioè dalla presenza di un garante supremo del buon funzionamento del mercato.
Sarei felice se qualcuno si unisse a me.
Stefania Brigante 404666

Anonimo ha detto...

Ciao Stefania mi unisco a te, ma solo se non sbagli più a scrivere il mio nome... Sì quello che hai scritto è molto interessante e fa capire come anche Quesnay, come tutti gli altri pensatori non avesse preparazione di tipo specialistica, come è quella odierna, ma i suoi interessi spaziassero dalla medicina, all'economia, alla matematica e il connubio delle sue conoscenze producesse una nuova dottrina, come era in voga in questo periodo storico. Aggiungo alla tua chiara esposizione qualche elemento. Innanzitutto il modello di Quesnay si chiama Tableau economique in cui, come detto, teorizza l'agricoltura come unica fonte di surplus cioè il risparmio o il vantaggio economico (in base o a quanto si spende o a quanto si ricava) rispetto all'aspettativa economica. Egli suddivide la popolazione in tre grandi parti: proprietari, lavoratori della terra e classe sterile. Attraverso procedimenti di logica matematica egli dimostra che la classe sterile è improduttiva per l'agricoltura, non perchè non lavori direttamente la terra (potrebbe produrre aratri indispensabili comunque per il lavoro) ma perchè alla fine la circolazione del denaro è solo intermediata da questa classe che, ai fini del trasferimento economico si pone solo come via di transito. Come hai detto tu il riferimento al dispotismo illuminato è un chiaro indizio di un fondamentale ruolo di una efficiente politica economica. Buona domenica

Anonimo ha detto...

Ciao Antonio mi dispiace di aver sbagliato il tuo cognome per tutti questi giorni....da ora in poi non succederà più.
buona domenica anche a te.
Stefania Brigante 404666

Anonimo ha detto...

buongiorno a tutti!volevo chiedere se non si passa l'esame è possibile rifarlo subito all'appello successivo oppure bisogna aspettare un appello????grazie

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo: c'è il salto d'appello dunque se non passi l'esame devi saltare un appello e farlo quello dopo

Anonimo ha detto...

Scusatemi tanto ma la parte del programma che sarà svolta scritta ( per intenderci quella dell'esonero)sarà comunque chiesta all'orale o si partirà direttamente da Irnerio e le scuole??Non mi è chiara questa cosa!Cmq Grazie mille a tutti!